29Nov

Edufin 2024: col “Gioco del buon cittadino” si diventa grandi

 “Illustra la differenza fra le tasse e le imposte”. “Recita e commenta l’articolo 3 della Costituzione”. “Da buon cittadino spiega perché gli evasori fiscali sbagliano”. I ragazzi della I B della scuola secondaria di primo grado “Emilio Lussu” di Santa Maria Navarrese –  frazione di Baunei in provincia di Nuoro –  pur avendo 10 anni o poco più, hanno impressionato gli adulti presenti per il grande impegno e la preparazione dimostrati nel rispondere con precisione alle domande del “Gioco del buon cittadino”, preparate dai compagni più grandi della II B. L’iniziativa d #edugaming si è svolta mercoledì 27 novembre nella bella scuola del comune sardo ed è stata organizzata dalla Direzione regionale della Sardegna dell’Agenzia nell’ambito del mese dell’Educazione finanziaria “#novembreEdufin2024.

Play the game
“Il gioco del buon cittadino” è un gioco dell’oca creato dalle ragazze e dai ragazzi della II B della scuola Lussu, che nel maggio scorso, quando frequentavano ancora la prima classe, sono stati fra i vincitori del concorso “Fisco e scuola per seminare la legalità”. Col nuovo anno scolastico, i creatori del gioco hanno introdotto i compagni più piccoli della I B, suddivisi in quattro squadre, alle “prove” e alle “superprove” del gioco, lungo il percorso a tappe e ostacoli per diventare “buoni cittadini”.  Gli alunni della I B ha dimostrato idee molto chiare nel commentare il fenomeno dell’evasione fiscale: “A causa di alcune persone che non pagano le imposte – così una ragazza ha descritto il fenomeno – tutti noi ci troviamo a pagare di più e ad avere servizi pubblici che non funzionano bene”.

A lezione di lealtà fiscale
La mattinata degli scolari del “Lussu” è cominciata con la lezione di fisco a cura delle colleghe Rossana Ragona (area di staff della Direzione provinciale di Cagliari) e Simona Tanda (Sam Cagliari), che hanno arricchito la “cassetta degli attrezzi” dei più piccoli con una partecipata lezione sul sistema tributario italiano, a partire dai principi e valori messi nero su bianco della nostra Costituzione.  Ha seguito con interesse la mattinata di studio e gioco anche il Direttore regionale Francesco Paolo Chimienti, che ha consegnato a insegnanti e ragazzi una targa ricordo della giornata.

Santa Maria Navarrese
L’iniziativa è stata ospitata nella scuola “Lussu” di Santa Maria Navarrese, di circa 1.450 abitanti, località balneare dotata di porticciolo turistico lungo la splendida costa dell’Ogliastra. 

28Nov

Falso accesso all’area riservata, in atto nuova campagna phishing

Nuovo invito all’attenzione, da parte dell’Agenzia, ai tentativi di frode via email. Ancora una volta, sono in circolazione false comunicazioni sotto forma di notifiche e avvisi amministrativi, che hanno in realtà lo scopo di carpire alle vittime le credenziali d’accesso del portale istituzionale. Analoghi tentativi di phishing erano già stati intercettati e segnalati nei mesi scorsi (vedi articolo: False notifiche amministrative, in corso una nuova ondata). Tuttavia, questa nuova attività di phishing si differenzia per una falsa comunicazione più “sbrigativa” delle precedenti: il messaggio riporta, infatti, un testo più asciutto, che cita semplicemente i termini di legge secondo i quali verrebbe fornita la notifica in forma elettronica, fornendo poi il link malevolo. Analizzando il link, si nota che il numero della comunicazione è diverso da quello in oggetto alla mail. Inoltre, l’url visualizzato non corrisponde a quello effettivo del link, che comunque non è sul dominio istituzionale dell’Agenzia.

Le comunicazioni e-mail relative a questa campagna malevola presentano i seguenti tratti distintivi:

  • la mail ha oggetto “Informazioni Atto ARXXXXXXXXX (il numero potrebbe essere variabile) TIZIO DE CAIIS (numero atto e nome sono ovviamente diversi).
  • Presenza di un link che punta a una schermata contraffatta di login all’area riservata dell’Agenzia delle entrate, la quale ha lo scopo di raccogliere le credenziali del malcapitato utente che dovesse dar seguito alla “notifica”.

A seguire un esempio:

immagine generica illustrativa

La tematica è già stata ampiamente trattata nella segnalazione del 19 giugno 2024, del 21 marzo 2024 e del 23 febbraio 2024.

Raccomandiamo pertanto ai cittadini di prestare la massima attenzione quando si ricevono comunicazioni simili a quella sopra riportata, di non aprire allegati né cliccare alcun link e di cestinarle.

L’Agenzia delle entrate rinnega queste comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare la pagina “Focus sul phishing”, rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’ufficio territorialmente competente.

26Nov

Comunicazioni su bollo per e-fatture: parte l’assistenza tramite Civis

È disponibile da oggi, 25 novembre, il nuovo servizio digitale “Civis – Comunicazioni bollo fatture elettroniche”, che consente a contribuenti e intermediari di chiedere assistenza per tutte le comunicazioni relative a eventuali irregolarità nel versamento dell’imposta di bollo dovuta sulle e-fatture, direttamente all’interno della propria area riservata.

Nel caso di versamento omesso, carente o tardivo, infatti, l’Agenzia trasmette al contribuente una comunicazione telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata presente nell’elenco Ini-Pec (Indice nazionale degli indirizzi di Pec), nella quale indica l’importo dovuto specificando nel dettaglio l’imposta di bollo, la sanzione prevista (ridotta a un terzo) e gli interessi. Successivamente, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, il contribuente o l’intermediario delegato possono chiedere il supporto dell’Amministrazione, fornendo eventuali chiarimenti in merito ai versamenti dovuti, per ottenere ad esempio la rideterminazione degli importi indicati nell’avviso. 

Ed ecco la novità, che fa seguito al provvedimento dell’Agenzia del 21 novembre: a partire da oggi, oltre alla possibilità di fissare un appuntamento presso qualsiasi ufficio territoriale, l’assistenza può essere richiesta direttamente online, tramite il servizio web “Civis – Comunicazioni bollo fatture elettroniche” disponibile nell’ area riservata del sito internet delle Entrate (vedi: Bollo fatture elettroniche, l’assistenza è online con Civis).

Una volta individuata la comunicazione per la quale l’interessato intende richiedere assistenza e inserite le informazioni richieste e gli eventuali chiarimenti, l’ufficio fornirà al contribuente l’esito della lavorazione, sempre all’interno della stessa sezione Civis. Come già anticipato, la funzionalità di consultazione e modifica è utilizzabile anche dagli intermediari, ai quali il contribuente ha conferito la delega per il servizio di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” o la delega per il servizio di “Consultazione dei dati rilevanti ai fini Iva”. L’eventuale pagamento successivo viene eseguito semplicemente indicando sull’apposita funzionalità web del portale “Fatture e corrispettivi” il codice Iban corrispondente al conto corrente intestato al contribuente, sul quale viene così addebitato l’importo dell’imposta di bollo dovuta.

La nuova funzionalità è in linea con la direzione intrapresa dall’Amministrazione, che mira a promuovere un rapporto di reciproca collaborazione con il cittadino, favorendo in tal modo il corretto adempimento degli obblighi tributari.

25Nov

L’Agenzia celebra il 25 novembre: insieme contro la violenza sulle donne

I numeri parlano chiaro: sono oltre 90 le vittime di femminicidio dall’inizio del 2024. Di queste vittime, 84 sono state uccise in ambito familiare o affettivo e 51 di loro hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner. E poi c’è la violenza che ferisce, umilia, manipola, la violenza che non uccide, ma non per questo è meno devastante per la vita di chi la subisce. I dati, del ministero dell’Interno, segnalano un calo del numero delle vittime, un dato senz’altro positivo che tuttavia non rassicura ma anzi, invita a proseguire a tutti i livelli l’attività di contrasto al fenomeno. Un fenomeno che riguarda tutti, nessuno escluso. Ciascuno è chiamato a dare il suo contributo nella vita privata come sul lavoro, per essere parte del cambiamento culturale necessario per porre fine a quella che è, a tutti gli effetti, una strage.

Le amministrazioni pubbliche sono chiamate a promuovere e sviluppare al loro interno una cultura organizzativa volta a radicare il rispetto della dignità della persona, come previsto nei principi stabiliti dalla Carta costituzionale. L’Agenzia delle entrate, insieme al Comitato unico di garanzia, fa la sua parte.

Ogni anno, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a livello nazionale e locale, prendono vita iniziative sul tema della violenza di genere: convegni, testimonianze, interviste, podcast, azioni anche solo simboliche, che tuttavia contribuiscono alla riflessione collettiva, per sensibilizzare, stimolare il dibattito, accrescere la consapevolezza del personale intorno a questo tema.

Alcune di queste iniziative si svolgono da diversi anni, rappresentando ormai una consolidata consuetudine per il personale dell’Agenzia delle entrate.

“Vestiamoci di rosso” è un’iniziativa ormai alla sesta edizione. Tutto il personale è chiamato ad indossare, nei giorni a ridosso della ricorrenza del 25 novembre e sino a fine mese, un indumento o un accessorio di colore rosso nel corso di incontri, riunioni, videoconferenze, segno di riconoscimento e appartenenza nel nome del pieno e totale contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione, nei luoghi di lavoro e in ogni altro contesto.

Altra iniziativa ormai alla quarta edizione è “mettiamoci la firma”, anche in questo caso un gesto semplice, ma altamente simbolico: chi lo desidera può aggiungere in calce alla propria firma nell’email una frase significativa contro la violenza di genere. La frase scelta quest’anno è estratta da un discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Contro la violenza di genere serve l’impegno di tutti. Non basta indignarsi a intermittenza.

Un richiamo alla necessità dell’impegno corale e costante della società tutta per la promozione dei valori del rispetto, della difesa della dignità, delle pari opportunità e della solidarietà, unico efficace antidoto alla cultura della violenza e della sopraffazione.

Accanto a queste iniziative, si conferma l’impegno dell’Agenzia e del Cug per la promozione del numero 1522, il servizio pubblico promosso dal dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri a cui le vittime di violenza e stalking possono rivolgersi per richieste di aiuto e sostegno sia via telefono, sia via chat accedendo al sito internet dedicato (1522). Un breve video spot sarà diffuso all’interno e anche all’esterno attraverso i canali social dell’Agenzia, per ricordare come di fronte a comportamenti violenti, in qualunque forma la violenza si esprima, fisica, psicologica o economica, non ci sono giustificazioni o attenuanti. La violenza non può essere mai banalizzata, i segnali non possono essere trascurati. Un’esortazione alle vittime di violenza ad uscire dall’isolamento in cui si trovano e a chiedere aiuto contattando il numero di pubblica utilità 1522, dove troveranno personale specializzato che saprà ascoltare e supportarle. 

23Nov

Qual è la Via della legalità?

“Via della Legalità” è il titolo dell’incontro moderato dall’avvocato tributarista Christian Attardi – che si è svolto oggi, 22 novembre, all’Università di Firenze nell’ambito degli eventi promossi dal Mese dell’educazione finanziaria, un percorso ideale per il futuro professionale dei contribuenti di domani. Circa 350 i giovani presenti in aula, studenti e studentesse dell’ultimo anno delle scuole superiori di Firenze.

Promuovere la legalità fiscale richiede un’attività amministrativa in cui Entrate e Guardia di finanza sono quotidianamente impegnate, ma anche un investimento in prevenzione e cultura; ed è proprio questo il senso dell’iniziativa aperta sulle note di “Sogna ragazzo, sogna” con l’intervento del direttore dell’Agenzia della Toscana, Pasquale Stellacci, che ha evidenziato come la legalità fiscale consenta al Paese di svolgere una vita ordinata grazie alla contribuzione dei singoli al benessere collettivo.

L’economia toscana rappresenta un esempio di intreccio tra tradizione, sviluppo e innovazione, ma questo non può prescindere dalla legalità economica che è il fondamento di un sistema sano e sostenibile, come ha fatto notare il Generale della Guardia di finanza Giuseppe Magliocco, nel salutare la platea.

A introdurre il concetto di legalità è stata la professoressa Irene Stolzi, direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche, che parte da una sollecitazione, “Come potremmo vivere in un mondo senza regole?” per spiegare come le leggi disciplinino le nostre convivenze e come il diritto sia proprio di ogni gruppo sociale organizzato, perché riguarda le attività più minute del nostro vivere.

La legge principale del nostro Stato è la Costituzione, che ha i suoi perni fondamentali nei diritti sociali e nell’uguaglianza sostanziale fissati dall’articolo 2, che riconduce al rapporto tra diritti e doveri: se da un lato garantisce la persona e la protegge nei suoi diritti, dall’altro la mette davanti ai suoi doveri, tra cui quello di pagare le tasse, che fa riferimento alla relazione responsabile con l’altro, ovvero alla solidarietà intesa come coesione sociale.

Consapevole del fatto che le immagini spesso hanno più impatto delle parole, specialmente nelle giovani generazioni, il Capitano della Gdf Fabiana Minardi ha parlato di legalità partendo dagli spezzoni di film famosi, che presentano varie manifestazioni di illegalità: corruzione, frode, evasione fiscale, sopraffazione. Se ognuno di noi ha già ben chiara la differenza tra ciò che è legale e ciò che non lo è, dobbiamo avere anche la consapevolezza di poter scegliere da che parte stare. Non possiamo nasconderci neanche dietro l’inerzia, pensando che sia compito solo delle forze dell’ordine prevenire e contrastare l’illegalità, ma bisogna puntare a un sistema di giustizia condivisa, perché la cultura della legalità richiede la partecipazione di tutti.

E la “Via della Legalità”, che oggi idealmente percorriamo insieme, indica che ciascuno può e deve fare la propria parte, come emerge chiaro da una frase di Giovanni Falcone, da cui il direttore Stellacci ha tratto ispirazione per stimolare la riflessione “Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare”.

Pagare le tasse è inevitabile, ed è richiesto a ciascuno di noi come se ci trovassimo in un grande condominio a dividere le spese comuni. Per essere giusta l’imposizione fiscale deve rispondere all’articolo 53 della Costituzione, “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” in modo da garantire servizi a tutta la cittadinanza, a partire da quello dell’istruzione. Assicurare tutte le entrate previste in base alla legge è il compito principale dell’Amministrazione finanziaria, che lo svolge anche con un’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.

In chiusura il Garante del contribuente per la Toscana, Alessandro Capocchi, ha precisato come la fiscalità sia lo strumento che uno Stato ha a disposizione per distribuire la ricchezza in una società, attivando, ad esempio, il meccanismo dell’ascensore sociale, che permette di “salire” e raggiungere posizioni di maggiore benessere. Il prelievo fiscale è la leva che consente di fare circolare la ricchezza, dando a tutti le stesse opportunità e tutelando ciascuno di noi rispetto ai rischi e alle fragilità a cui inevitabilmente siamo esposti.

L’augurio per le ragazze e i ragazzi in aula è di sognare un futuro migliore, costruito sui valori di giustizia, e trasparenza; per tutti l’invito è a percorrere la via della legalità investendo sulla cultura, quindi sull’educazione finanziaria e fiscale.

22Nov

Taxedu, nove Paesi Ue si confrontano a Roma

Le giovani generazioni al centro dell’incontro che si è svolto a Roma il 20 e il 21 novembre del gruppo di lavoro europeo sulla Tax education, promosso nell’ambito di Fiscalis. I delegati di Italia, Austria, Irlanda, Lituania, Malta, Romania, Slovenia, Repubblica Slovacca e Spagna si sono incontrati per confrontarsi sugli sviluppi del progetto sull’educazionale alla legalità fiscale, Taxedu. L’iniziativa, promossa dalla Commissione europea, nel 2024 è stata coordinata dall’Agenzia delle entrate italiana.

Dal progetto pilota al gruppo di lavoro: un viaggio lungo sette anni
Il progetto pilota “Digital Tax Education” prende il via nel 2017 su input della Commissione e del Parlamento europeo con l’obiettivo di promuovere l’educazione alla legalità fiscale e comunicare alle giovani generazioni l’importanza di pagare le tasse. Fulcro del progetto è il portale web Taxedu sul quale vengono pubblicati i materiali didattici realizzati nell’ambito dell’iniziativa e le notizie sulle attività nazionali organizzate con gli studenti sul tema della legalità fiscale dai singoli Paesi membri.

Dal 1° gennaio 2023 il progetto si è trasformato in un gruppo di lavoro, operante all’interno del programma Ue Fiscalis, composto da Austria, Irlanda, Italia, Lituania, Malta, Romania, Slovenia, Repubblica Slovacca e Spagna. Ogni anno il gruppo è presieduto da un Paese membro diverso: nel 2024 è stata l’Agenzia delle Entrate italiana a coordinare i lavori.

Il meeting a Roma: la condivisione delle best practice 
I lavori si sono aperti con il benvenuto da parte di Sergio Mazzei, capo settore Comunicazione dell’Agenzia delle entrate italiana, che ha anche illustrato le attività e l’organizzazione della propria struttura. Successivamente alcuni Paesi membri del gruppo di lavoro hanno presentato le attività realizzate nell’ambito dell’educazione fiscale a livello nazionale. L’Irlanda si è soffermata sulla collaborazione tra Agenzia fiscale e le associazioni di docenti che supportano le iniziative nelle scuole. La Lituania, invece, ha focalizzato l’intervento sulla multidisciplinarietà della loro organizzazione basata sull’integrazione tra competenze differenti (comunicazione, formazione, gestione delle risorse umane). Ha chiuso i lavori della giornata la Romania che ha ricordato l’incontro a Bruxelles del 2017 come momento di lancio del progetto Taxedu e ha, inoltre, evidenziato la loro presenza nei social e il coinvolgimento dei giovani attraverso i Summer camp. La Slovacchia e la Spagna hanno illustrato le rispettive campagne di comunicazione nell’ambito dell’educazione fiscale. L’Italia ha fatto un resoconto dei lavori del working group del 2024 e ha descritto il progetto italiano “Fisco e scuola” con un focus particolare alle collaborazioni interistituzionali e ad alcune nuove iniziative, nonché al ruolo strategico dei social media anche per promuovere l’educazione fiscale. Infine, due colleghe della direzione regionale della Lombardia hanno portato la propria esperienza concreta in aula, con un riferimento in particolare al progetto “Il fisco a scuola dei nostri figli”.

Le strategie per il 2025
La seconda giornata dei lavori si è aperta con uno scambio di vedute sui materiali e strumenti didattici utili per introdurre il tema dell’ecologia dal punto di vista della “green taxation”. I delegati presenti, tra le altre cose, si sono confrontati sulla promozione del progetto e sui concorsi per gli studenti organizzati dalle singole amministrazioni nazionali.

Ha chiuso la riunione il passaggio di presidenza del gruppo di lavoro dall’Italia alla Lituania.

21Nov

Ultimo tavolo tecnico del 2024 per le materie del territorio in Dr Veneto

Il 14 novembre presso il polo formativo della Direzione Veneto a Marghera si è svolto il terzo e ultimo incontro annuale del tavolo tecnico regionale per le materie del territorio, dopo quelli del 28 febbraio e del 23 maggio. Presenti i rappresentanti dei collegi provinciali dei geometri, degli Ordini professionali e Federazioni regionali degli architetti, degli ingegneri, dei periti industriali e dei dottori agronomi e forestali. Per la Direzione regionale erano presenti, oltre ai funzionari Matteo Mariani e Michela Zanta, il Capo ufficio servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare, Elisabetta Pighi, e il Capo settore servizi Torquato Marù, che ha introdotto i lavori della mattinata ricordando ai presenti i principali obiettivi della costituzione del tavolo tecnico: la condivisione di proposte e soluzioni operative per migliorare e uniformare a livello regionale le lavorazioni degli uffici, oltre all’aggiornamento sulle nuove procedure, sui regolamenti e sulle circolari emanate dall’Agenzia nell’ambito delle materie catastali.

A tale proposito, all’inizio della riunione sono stati discussi e concordati i dettagli organizzativi di un nuovo corso formativo indirizzato a tecnici e professionisti, anche alle prime esperienze, che si svolgerà presso la Direzione regionale e che affronterà un ampio spettro di argomenti tecnici a partire dai concetti base per poi approfondire i correlati aspetti normativi e di prassi, fino all’esemplificazione di casi pratici relativi alla presentazione delle pratiche Docfa.

Nel corso della mattinata è stato poi affrontato il tema del censimento degli impianti fotovoltaici in relazione al Superbonus e alla luce delle novità introdotte dalla legge di stabilità del 2016. In particolare, si è discusso delle condizioni che rendono gli impianti fotovoltaici oggetto di censimento. Sul tema sono stati trattati anche gli impianti fotovoltaici su fondi agricoli e relative rappresentazioni grafiche.

L’ultimo intervento è stato dedicato alla disanima dei servizi catastali e di pubblicità immobiliare disponibili sul sito web dell’Agenzia o di prossima attivazione, come istanze-Web, Voltura-Web, DoCTe-Web e il nuovo servizio per le visure delle partite in cui sono registrati gli stadi di un immobile precedenti all’informatizzazione dei dati catastali. Tutte queste nuove applicazioni saranno collegate alla banca dati catastale e ipotecaria e saranno dotate di compilazione assistita: ciò oltre ad avvantaggiare gli utenti renderà meno oneroso il controllo da parte degli uffici, impedendo l’invio di modelli non correttamente compilati.

21Nov

Rivalutazione terreni e partecipazioni, tempo fino al prossimo 30 novembre

Cala il sipario sulla rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni 2024. Scade, infatti, il 30 novembre il termine per usufruire della possibilità di rideterminare il valore d’acquisto dei terreni, sia edificabili sia a destinazione agricola e delle partecipazioni negoziate e non nei mercati regolamentati, detenuti a titolo di proprietà, usufrutto, superficie ed enfiteusi, al 1° gennaio 2024. La scadenza, dapprima prevista per il 30 giugno, è stata spostata al 30 novembre 2024 dal decreto Omnibus (articolo 7, Dl n. 113/2024).

Si tratta di una chance offerta dal legislatore a persone fisiche, società semplici e soggetti equiparati, enti non commerciali (che operano fuori dal regime d’impresa) e soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia, in prima battuta, nel 2002 (articoli 57, legge 448/2001), poi prorogata, o meglio riaperta più volte, da ultimo con il bilancio 2024 (articolo 1, comma 52 legge n. 213/2023).

Il contribuente che ha optato per la rivalutazione perfeziona l’operazione procurandosi una perizia giurata di stima da parte di un tecnico abilitato, che deve individuare il valore del terreno (o della partecipazione) al 1° gennaio 2024, e versando un’imposta sostitutiva calcolata applicando al valore del “bene” risultante dalla perizia l’aliquota del 16 per cento.

Rideterminazione del valore dei terreni
Con perizia giurata “alla mano”, il contribuente deve pagare, tramite il modello F24, utilizzando il codice tributo 8056, l’imposta sostitutiva in un’unica soluzione entro il 30 novembre, altrimenti, in caso di opzione per il pagamento frazionato, nello stesso termine deve versare la prima delle tre rate annuali di pari importo in cui è possibile suddividere l’adempimento, maggiorate degli interessi al 3% annuo.

Infine, chi ha provveduto alla rivalutazione deve “darne notizia” nella dichiarazione dei redditi, indicando il valore del terreno e l’imposta.

Il ricalcolo esige competenza
Il nuovo valore attribuibile ai terreni va individuato da professionisti del settore, quali ingegneri, architetti, geometri, agronomi, agrotecnici, periti agrari o industriali edili.

Poiché la perizia “qualificata” ha un suo prezzo, lo stesso può essere portato in aumento del valore iniziale da assumere ai fini del calcolo delle plusvalenze, in quanto costituisce un costo inerente al bene.

Il valore aggiornato del terreno costituisce riferimento utile, non solo per la determinazione delle imposte dirette, ma anche ai fini di quelle di registro, ipotecaria e catastale.

Non proroga, ma riapertura dei termini
A partire dalla Finanziaria 2002, nel corso degli anni si sono succeduti interventi normativi che, in un certo senso, hanno ridato vita alla disposizione originaria, ma già nel 2003, in occasione del primo “rinvio”, l’Agenzia ebbe modo di precisare che la riproposizione dell’agevolazione non va intesa come mera proroga, in quanto si applica ai terreni posseduti a una “certa” data (circolare 27/2003).

Ne consegue che, in caso di precedente rivalutazione dell’area, al contribuente è concessa l’opportunità di effettuare una nuova rideterminazione, sulla base delle disposizioni della legge di Bilancio per il 2024, mediante un’ulteriore perizia di stima e un versamento dell’imposta sostitutiva calcolata in relazione al diverso valore scaturito dalla relazione del tecnico. Qualora l’interessato avesse già pagato l’imposta a fronte della prima rivalutazione, può chiedere il rimborso e, se si fosse avvalso della facoltà di rateizzare l’importo dovuto, non deve versare la terza e ultima rata (anch’essa in scadenza al 30 novembre), ma assolvere la nuova imposta calcolata sul valore stabilito dall’ultima valutazione in una delle due modalità previste dalla norma. Per le rate pagate in precedenza, la strada è quella del rimborso.

Quando conviene
In pratica, tenuto conto del fatto che il valore scaturito dalla stima del perito assume rilevanza quale costo fiscalmente riconosciuto, sostituendo quello “storico” del terreno, la rivalutazione potrebbe portare a un risparmio d’imposta connesso alla diminuzione della plusvalenza imponibile realizzata al momento della eventuale successiva vendita dello stesso terreno (articoli 67, lettere a) e b), e 68 del Tuir). L’operazione è, quindi, condizionata da una preventiva valutazione della convenienza da parte del contribuente interessato.

Non solo terreni
Rammentiamo, infine, che alla scadenza del 30 novembre è legata anche la possibilità di rivalutare le partecipazioni negoziate e non nei mercati regolamentati (in tale ipotesi la stima va effettuata da commercialisti, ragionieri, periti commerciali e revisori legali dei conti, in caso di titoli, quote e diritti negoziati e non nei mercati regolamentati). Gli adempimenti sono gli stessi, così come l’aliquota dell’imposta sostitutiva, mentre i codici tributo da indicare nell’F24, sono l’8055 per le partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati, e l’8057, per la rideterminazione dei valori di acquisto di titoli, di quote o di diritti negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione.

20Nov

L’Agenzia cerca personale: concorso per 190 funzionari

È online il nuovo bando per l’assunzione di 190 unità da inquadrare nell’area dei funzionari, di cui 66 per la famiglia professionale funzionario tecnico e 124 per la famiglia professionale funzionario gestionale da destinare alle strutture centrali e regionali dell’Agenzia delle entrate.

Gli interessati hanno tempo fino al prossimo 19 dicembre per inviare la domanda di partecipazione utilizzando il portale “inPa” previa registrazione sullo stesso portale.

Entrando nello specifico: le 66 unità per la famiglia professionale funzionario tecnico, sono suddivise

  • 60 per servizi tecnici e processi di logistica (codice concorso 60FT/TL)
  • 6 per processi di analisi delle banche dati del patrimonio e del mercato immobiliare (codice concorso 6FT/MI)

Le 124 unità per la famiglia professionale funzionario gestionale sono così suddivise:

  • 49 per i processi di gestione di gare e contratti pubblici, prevenzione della corruzione e data protection (codice concorso 49FG/GC-PC)
  • 8 per i processi di monitoraggio e analisi dei risultati del ciclo di programmazione e pianificazione degli acquisti (codice concorso 8FG/MA)
  • 67 per i processi di contabilità e bilancio, pianificazione, e controllo di gestione e auditing (codice concorso 67FG/CB-AU).

Competenze richieste: problem solving, impegno e affidabilità, collaborazione e lavoro di squadra, comunicazione e organizzazione del proprio lavoro, flessibilità.

Specifiche professionali: conoscenze specialistiche nelle materie d’esame; competenze necessarie ad affrontare problemi complessi, anche al fine di sviluppare conoscenze e procedure nuove; capacità di lavoro in autonomia accompagnata da abilità organizzative e professionali che consentono lo svolgimento delle attività e dei processi affidati e il conseguimento degli obiettivi assegnati; senso di responsabilità e capacità di analisi e risoluzione dei problemi; le responsabilità possono estendersi, a seguito di conferimento di incarichi di responsabilità, anche alla capacità di coordinare team di lavoro e unità organizzative.

Inoltre, nel bando sono indicati a secondo del codice del concorso: requisiti specifici e obbligatori, la ripartizione dei posti tra le diverse sedi centrali e regionali, materie d’esame, attività.   

La procedura di selezione prevede le seguenti fasi:

  • prova scritta: una serie di quesiti a risposta multipla volti ad accertare la conoscenza delle materie specificate nella tabella del relativo concorso
  • prova orale: materie specificate nella tabella del relativo concorso oltre all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese

Le modalità, le date di svolgimento della prova scritta e i requisiti della eventuale strumentazione tecnica saranno pubblicati il giorno 9 gennaio 2025, con valore di notifica a tutti gli effetti, sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Ciascun candidato, in presenza dei requisiti di accesso, può partecipare a più procedure sopra riportate e identificate con apposito codice, ma in caso di superamento della prova scritta per più codici avrà l’obbligo di scelta tra le varie procedure dopo la pubblicazione degli esiti delle prove scritte.

Ai nuovi assunti viene attribuito il trattamento economico corrispondente all’Area dei Funzionari, con un differenziale iniziale “D0”, come previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Funzioni centrali – periodo 2019-2021. È previsto un periodo di prova di quattro mesi.

20Nov

Bonus carta giornali e riviste 2024: domande fino al 19 dicembre

Da oggi, 19 novembre 2024 e fino al prossimo 19 dicembre (alle ore 17) le imprese editrici di quotidiani e periodici possono richiedere il bonus fiscale 2024 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa. L’agevolazione consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta del 30% delle spese sostenute nel 2023, fino all’esaurimento delle risorse stanziate, pari a 60 milioni di euro. Nel caso di insufficienza del fondo disponibile rispetto alle richieste ammesse, si procederà alla ripartizione dello stanziamento tra i beneficiari in misura proporzionale al tax credit richiesto.

Il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, ha definito, con la circolare n. 2/2024, le modalità e termini di presentazione delle domande di accesso all’agevolazione per gli anni 2024 e 2025, relativa alle spese sostenute, rispettivamente, nel 2023 e nel 2024 (vedi articolo: Il dipartimento per l’Informazione fissa i termini per il bonus carta).

Nello specifico, il bonus può essere richiesto:

  • per il 2024, dalle 10 del 19 novembre 2024 alle 17 del 19 dicembre 2024
  • per il 2025, dalle 10 del 1° ottobre 2025 alle 17 del 31 ottobre 2025

La domanda può essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa esclusivamente attraverso un’apposita procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile, con autenticazione via Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid) o Carta nazionale dei servizi (Cns), Carta d’identità elettronica (Cie), dal percorso di menù “Servizi on-line” -> “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria” -> “Credito di imposta carta 2024 (spese sostenute nell’anno 2023)”.

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese:

  • con sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo
  • residenti fiscalmente ai fini della tassabilità in Italia o con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività agevolata
  • in possesso dei codici Ateco 58.13 (edizione di quotidiani) o 58.14 (edizione di riviste e periodici)
  • iscritte al Roc (Registro degli operatori della comunicazione)
  • non sottoposte a liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.

Si ricorda che il credito d’imposta spetta per le spese sostenute per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa dei giornali quotidiani e dei periodici, al netto della carta utilizzata per le inserzioni pubblicitarie; restano fuori dall’agevolazione i prodotti editoriali espressamente esclusi dall’articolo 4, comma 183, legge n. 350/2003 (ad esempio, quotidiani e periodici ceduti gratuitamente o venduti per corrispondenza o di pubblicazioni pornografiche).

L’elenco dei beneficiari, con gli importi spettanti, sarà pubblicato tramite decreto del capo del dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.

Il bonus può essere utilizzato soltanto in compensazione tramite modello F24 presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco degli ammessi all’agevolazione sul sito del dipartimento.

Per assistenza sull’accesso al portale o per la compilazione della domanda, è possibile consultare il manuale utente della procedura oppure contattare l’Help Desk al numero 0664892717 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00.

Per richieste di chiarimento sul credito di imposta, invece, si può inviare un messaggio esclusivamente tramite posta elettronica ordinaria all’indirizzo di posta elettronica credito.carta@governo.it .

Per maggiori dettagli è disponibile la sezione dedicata sul sito del Dipartimento  oppure la pagina dedicata del portale impresainungiorno.gov.it.