28Apr

Dichiarazione annuale Iva 2025, ultimi giorni per l’invio

È il momento di spingere sull’acceleratore per predisporre e presentare la dichiarazione Iva annuale 2025. L’ultimo giorno utile è mercoledì 30 aprile. I modelli, ordinariobase, approvati con provvedimento dello scorso 15 gennaio, sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate insieme alle istruzioni e ai software di compilazionecontrollo e alle specifiche tecniche.

I modelli sono disponibili anche tradotti in tedesco (ordinariobase), sloveno (ordinariobase) e inglese (ordinario).

Tra le principali novità del modello 2025, la ridenominazione del Quadro VM per fare spazio ai versamenti relativi alle immatricolazioni delle auto provenienti da San Marino e Città del Vaticano, effettuati con il modello F24 elementi identificativi, il nuovo look del Quadro VO che accoglie il rigo VO18 riservato alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale che hanno optato per l’applicazione del regime forfetario. Nella sezione 2, è stato introdotto, inoltre, il rigo VO27 riservato alle imprese giovanili in agricoltura che optano per l’applicazione del regime fiscale previsto dall’articolo 4, comma 1, della legge n. 36/2024. Aggiornato, anche, il quadro VW, con l’arrivo del campo 2 per consentire l’indicazione dei crediti ritrasferiti alla controllante dalle società del gruppo che non rientrano più nella disciplina delle società di comodo.

Appuntamento annuale per molti ma non per tutti
In linea generale, sono tenuti a presentare la dichiarazione dell’imposta sul valore aggiunto i titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa, attività artistiche o professionali. Ma molti anche i casi di esonero. Tra questi, i contribuenti che nel 2024 hanno registrato esclusivamente operazioni esenti, chi applica il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile, i produttori agricoli esonerati dagli adempimenti, gli operatori dello spettacolo che hanno optato per il regime loro riservato, i contribuenti che per tutto l’anno hanno scelto di aderire al regime forfetario e le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale che hanno optato per l’applicazione del regime speciale.

Canale di presentazione unico, online
La dichiarazione può essere presentata esclusivamente per via telematica:

  • direttamente dal contribuente (utilizzando i servizi telematici Entratel o Fisconline)
  • da un intermediario
  • tramite altri soggetti incaricati (per le Amministrazioni dello Stato)
  • da società appartenenti allo stesso gruppo.

La dichiarazione è considerata presentata dalla data in cui chi ha provveduto all’invio riceve, sempre per via telematica, la comunicazione che attesta l’avvenuto ricevimento dei dati da parte dell’Agenzia delle entrate. Attenzione a non confondersi con il messaggio che conferma semplicemente la ricezione del file.

Per i casi più semplici, il modello è semplificato
Come abbiamo visto, i contribuenti (o chi per loro), con situazioni meno complesse ai fini Iva, hanno la possibilità di utilizzare un modello semplificato, che richiede meno dati.

Il modello Iva base/2025 può essere utilizzato, in alternativa a quello ordinario, da tutti i titolari di partita Iva tenuti alla presentazione della dichiarazione annuale che nel 2024:

  • non hanno applicato per la determinazione dell’imposta regimi speciali Iva
  • hanno effettuato in via occasionale cessioni di beni usati e/o operazioni per le quali è stato applicato il regime per le attività agricole connesse previste dall’articolo 34-bis del decreto Iva
  • non hanno realizzato operazioni con l’estero
  • non hanno effettuato acquisti e importazioni avvalendosi dell’istituto del plafond
  • non hanno partecipato a operazioni straordinarie o trasformazioni sostanziali soggettive.

Scegliere il modello giusto è semplice, perché è lo stesso software di compilazione a consigliare quale delle due versioni sia più idonea per l’interessato. L’applicazione informatica, infatti, tramite una serie di domande, individua il modello più adatto alle esigenze dell’utente e predispone i relativi quadri per la compilazione. La scelta, comunque, non è vincolante ed è possibile modificarla in qualunque momento selezionando (o deselezionando) l’apposita casella presente nel frontespizio.

In scena, i nuovi codici Ateco
La dichiarazione Iva, quest’anno, deve fare i conti con i nuovi codici Ateco 2025, in vigore dal 1° gennaio in sostituzione degli Ateco 2007 (aggiornamento 2022), ma operativi dal 1° aprile 2025.

L’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n. 24/2025, ha precisato, al riguardo, che per le dichiarazioni Iva presentate dal 1° aprile 2025 (ricordiamo, infatti, che potevano essere presentate dal 1° febbraio 2025), i contribuenti possono indicare i codici Ateco 2007 o, in alternativa, gli Ateco 2025, avendo cura di riportare il codice 1 nella casella “Situazioni particolari” presente nel frontespizio del modello. È quanto specificato dalla faq pubblicata lo scorso 5 marzo (vedi “Nuovi codici Ateco 2025, le indicazioni dall’Agenzia”)

Iva precompilata
Per completezza ricordiamo che , in via sperimentale e per determinate categorie di contribuenti, sono disponibili all’interno del portale “Fatture e corrispettivi” le bozze precompilate dei registri, dei prospetti riepilogativi, delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche e della dichiarazione annuale Iva (vedi “Iva precompilata, esteso al 2025 il periodo di sperimentazione”).

Trascorsi 90 giorni dalla scadenza, la dichiarazione è omessa
Chi dovesse saltare la scadenza del 30 aprile ha ancora una chance per attenuare gli effetti della svista. La presentazione effettuata entro novanta giorni dal termine, infatti, è considerata valida con l’applicazione delle sanzioni previste, attenuabili facendo ricorso all’istituto del ravvedimento operoso. Trascorsi i novanta giorni invece la dichiarazione è considerata omessa.

24Apr

Tutto pronto per la Precompilata 2025: dichiarazioni consultabili dal 30 aprile

Dal pomeriggio di mercoledì 30 aprile, lavoratori dipendenti, pensionati e non solo, potranno iniziare a prendere confidenza con la propria dichiarazione dei redditi 2025, relativa al periodo d’imposta 2024, consultando online il modello precompilato predisposto dall’Agenzia delle entrate. Dal 15 maggio sarà possibile inviarlo così com’è oppure apportare modifiche e integrazioni prima dell’invio. I modelli disponibili sono due: il 730 e Redditi persone fisiche. Il primo dovrà essere presentato entro il 30 settembre, il secondo entro il 31 ottobre.

Anche quest’anno i contribuenti avranno la possibilità di scegliere il 730 semplificato che grazie a un’interfaccia semplice e a un linguaggio di uso comune, consente di compilare la dichiarazione facilmente senza dover conoscere quadri e righi e che nel 2024 è stato scelto da oltre la metà della platea.
Questo ed altro nel provvedimento del 23 aprile 2025 firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate.

Sempre più semplice
La prima osservazione da fare è che l’appuntamento annuale con Fisco diventa ogni volta meno impegnativo. Aumentano, infatti, i dati già utilizzati dall’Agenzia delle entrate perché in suo possesso o perché trasmessi da altri soggetti, come datori di lavoro, farmacie, banche, strutture sanitarie enti di volontariato. Complessivamente sono circa 1 miliardo e 300 milioni le informazioni arrivate da enti esterni ai fini della dichiarazione precompilata 2025.

Si fanno spazio, ad esempio, per la prima volta, i proventi erogati dal Gestore dei servizi energetici (GSE) relativi alla cessione dell’energia prodotta con l’utilizzo di impianti fotovoltaici per uso domestico. 

Nel dettaglio, sono 1.298.784.152 le informazioni utilizzate dal Fisco precaricate nelle dichiarazioni 2025.

Come di consueto, le spese sanitarie si presentano con il pacchetto più consistente: oltre 1 miliardo di documenti fiscali trasmessi. Al secondo posto, i premi assicurativi (più di 98 milioni di dati), seguono le certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (quasi 75 milioni) e i bonifici per ristrutturazioni (circa 10 milioni e mezzo).

In netta crescita i dati relativi alle ristrutturazioni condominiali (quasi 7 milioni e mezzo), in aumento del 32%, erogazioni liberali (2 milioni e ottocentomila, incremento del 13%) e spese scolastiche (8 milioni e mezzo), universitarie (4 milioni) e spese per gli asili nido (oltre mezzo milione).

In crescita non soltanto i dati, ma anche le funzionalità
Completare il “lavoro” di compilazione sul modello proposto dall’Agenzia diventa ogni anno più agevole non soltanto perché la dichiarazione predisposta dalle Entrate corrisponde sempre più alla situazione del contribuente, ma anche perché progressivamente sono migliorate e perfezionate alcune delle funzionalità che guidano l’utente fino al click finale di invio. Tra queste, la scelta del sostituto d’imposta e il passaggio dalla compilazione con la modalità semplificata a quella con il metodo ordinario.

I modelli 2025, inoltre, hanno accolto i nuovi quadri M e T, come previsto dal decreto “Adempimenti” (Dlgs n. 1/2024), per consentire alle persone fisiche non titolari di partita Iva di utilizzare la dichiarazione semplificata anche per redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria.

Altre novità
Più flessibile, poi, la modalità con cui gli eredi potranno presentare la dichiarazione per conto del defunto che rappresentano. Dal 2025 non dovranno per forza presentare il modello in prima persona, il servizio web per la gestione delle autorizzazioni in capo all’erede è stato reso utilizzabile anche da tutori, amministratori di sostegno e genitori abilitati all’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate.

Facilitazioni aggiuntive anche per l’elaborazione della dichiarazione modello Redditi Persone fisiche.
Per i soggetti Iva in regime di vantaggio e forfetario, ad esempio, i dati reddituali desumibili dalle fatture elettroniche – trasmesse tramite lo SDI – e dai corrispettivi giornalieri inviati nel corso dell’anno saranno accostati alle informazioni precompilate.

Con apposita delega, inoltre, l’accesso ai dati precompilati del modello Redditi Persone fisiche è ora consentito, oltre che ai professionisti e ai Caf dipendenti e pensionati, a tutti gli intermediari incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni, come ad esempio Caf imprese, avvocati o revisori.

Primo passaggio, visualizzare la propria dichiarazione
Per visualizzare e scaricare la dichiarazione occorre accedere alla propria area riservata con Spid, Cie o Cns. Come lo scorso anno, per consultare la dichiarazione e compiere le varie operazioni fino all’invio sarà possibile delegare un familiare o una persona di fiducia direttamente dalla propria area riservata sul sito dell’Agenzia. In alternativa, inviando una pec o formalizzando la richiesta presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia

L’opzione per il 730 semplificato
Una volta all’interno del servizio, se il cittadino ha i requisiti per presentare il 730, potrà scegliere se accedere alla propria dichiarazione in modalità semplificata oppure ordinaria. Nel primo caso, potrà visualizzare i dati all’interno di un’interfaccia semplice da navigare anche grazie alla presenza di termini di uso comune che indicano in modo chiaro le sezioni in cui sono presenti dati da confermare o modificare: ad esempio, i dati relativi all’abitazione (rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo ecc.) sono raccolti nella sezione “casa”, gli oneri nella sezione “spese sostenute”, le informazioni su coniuge e figli nella sezione “famiglia”. Dopo aver accettato o modificato i dati, sarà il sistema a inserire automaticamente i dati all’interno del modello. 

23Apr

Nuove assunzioni in Agenzia: concorso per 350 funzionari

L’Agenzia delle entrate apre una nuova ricerca di personale. Pubblicato oggi, martedì 22 aprile 2025, nella sezione dedicata ai concorsi, il bando di concorso per l’assunzione, a tempo indeterminato, di 350 funzionari famiglia professionale funzionario giuridico-tributario da destinare alle attività di adempimento collaborativo e fiscalità internazionale. I nuovi arrivati troveranno posto presso le sedi della Direzione centrale grandi contribuenti e Internazionale di Roma e Milano. Le domande possono essere presentate fino alle 23,59 del 22 maggio prossimo tramite il portale InPa. Il calendario d’esame della prova scritta sarà pubblicato il 23 giugno 2025 sul sito dell’Agenzia delle entrate e sul Portale InPa.

Requisiti di ammissione
Per partecipare alla selezione è necessario essere in possesso di un titolo di studio conseguito prima della data di scadenza del termine di presentazione della domanda tra:

  • diploma di laurea in giurisprudenza, economia e commercio, conseguito secondo l’ordinamento di studi previgente al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, o titolo equipollente per legge

oppure

  • laurea specialistica o magistrale nelle seguenti classi di laurea: Giurisprudenza (22/S o LMG-01); Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S); Scienze dell’economia (64/S o LM-56); Scienze economico-aziendali (84/S o LM-77).

Alla procedura selettiva possono partecipare anche i possessori di un titolo di studio conseguito all’estero, o di un titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la normativa vigente, ad una delle lauree sopra indicate. Possono partecipare inoltre coloro per i quali la procedura per il riconoscimento dell’equipollenza sia in corso, purché dimostrino di aver presentato la relativa richiesta, ai sensi delle disposizioni vigenti in materia, entro il termine ultimo di presentazione della domanda di partecipazione al concorso.

Sono, inoltre, requisiti indispensabili:

  • la cittadinanza italiana
  • la posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari
  • il godimento dei diritti politici e civili
  • l’idoneità fisica all’impiego.

Come candidarsi
Le domande di partecipazione devono essere trasmesse online, previa autenticazione con Spid/Cie/Cns/eIDAS, tramite la compilazione del format di candidatura disponibile sul Portale unico del reclutamento “inPA” una volta effettuata la registrazione al portale stesso.

Per la partecipazione al concorso, il candidato deve essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) a lui intestato o di un domicilio digitale.

Le domande possono essere presentate fino alle 23,59 del 22 maggio prossimo. Per la partecipazione al concorso deve essere effettuato, a pena di esclusione, il versamento della quota di partecipazione di 10 euro sulla base delle indicazioni riportate su Portale “inPA”. Il versamento della quota di partecipazione deve essere effettuato entro il termine di scadenza per l’iscrizione. Il contributo di ammissione sarà rimborsato in caso di partecipazione alla prova scritta.

Le persone con disabilità, al fine di usufruire dei tempi aggiuntivi o dei sussidi specifici in funzione della propria necessità, devono farlo presente nello spazio dedicato all’interno del format tra le informazioni da inserire nella richiesta di partecipazione al concorso, caricando sul portale la documentazione di supporto durante la fase di inoltro della candidatura.

Prova di selezione
La procedura di selezione prevede un’unica prova scritta articolata in due parti. La prima parte consiste in una serie di quesiti a risposta multipla volta ad accertare la conoscenza delle seguenti materie:

  • diritto tributario ed elementi di teoria dell’imposta
  • diritto civile e commerciale
  • diritto amministrativo
  • contabilità aziendale
  • elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati tributari.

La seconda parte è in lingua inglese e consiste in una serie di quesiti a risposta multipla concernenti casi pratici da risolvere di natura tributaria. La prova è volta ad accertare le competenze tecniche possedute dai candidati e dalle candidate in ambito fiscale, la comprensione del testo e la capacità di elaborare le informazioni in esso contenute.

Inoltre, nel corso della prova scritta si procede anche all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse.

La prova è valutata in trentesimi e s’intende superata con il punteggio di 21/30.

Il calendario d’esame della prova scritta sarà pubblicato il 23 giugno 2025 con valore di notifica a tutti gli effetti, nel sito Internet dell’Agenzia delle entrate e sul Portale InPA.

Graduatoria finale e assunzione
La graduatoria sarà pubblicata su InPA e sul sito delle Entrate con valore di notifica a tutti gli effetti di legge. I candidati dichiarati vincitori e in regola con la documentazione prescritta saranno assunti in servizio a tempo indeterminato e saranno tenuti a permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. L’assunzione definitiva è preceduta da un periodo di prova di quattro mesi finalizzato a verificare nelle concrete situazioni di lavoro l’abilità dei neoassunti ad applicare le proprie conoscenze alla soluzione di problemi operativi e le loro competenze trasversali. 

19Apr

Tre quesiti sul Bonus tredicesima: aggiornata la sezione delle Faq

I contribuenti che, pur in possesso dei requisiti, non hanno richiesto il bonus tredicesima al datore di lavoro possono “recuperarlo” in dichiarazione dei redditi (730 o Redditi persone fisiche). Stessa possibilità per i dipendenti che non hanno un sostituto d’imposta, come ad esempio i collaboratori familiari. Per compilare il rigo C14 del modello 730/2025 o il rigo RC14 del modello Redditi Pf /2025, bisogna utilizzare le informazioni contenute nei punti 721 e 726 della Certificazione unica (Cu), le annotazioni della Cu o le altre informazioni relative al rapporto di lavoro. È una delle risposte dell’Agenzia alle Faq sull’incentivo riconosciuto dal Decreto Omnibus (articolo 2-bis del Dl n. 113/2024), pubblicate nell’apposita sezione del sito.

Il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi e ha invece fruito del bonus tredicesima deve compilare il rigo C14 del modello 730/2025 o il rigo RC14 del modello Redditi Pf 2025 utilizzando le informazioni contenute nella Cu 2025. In caso di restituzione del bonus non spettante sarà necessario barrare l’apposita colonna 7 “Restituzione Bonus per assenza requisiti” presente negli stessi righi dei modelli. E’ la sintesi della seconda risposta dell’Agenzia.

La terza risposta, infine, riguarda la tipologia di informazioni presenti nella dichiarazione precompilata in presenza del bonus tredicesima. L’Agenzia precisa che se il datore di lavoro ha erogato l’indennità, la precompilata riporta nel rigo C14 del modello 730/2025 o nel rigo RC14 del modello Redditi Pf/ 2025 i dati presenti nell’apposita sezione della Cu 2025. Se invece il datore di lavoro non ha erogato il bonus e ha compilato il campo 721 riferito al reddito e il campo 726 riferito ai giorni, il contribuente trova solo uno specifico avviso nel foglio informativo della dichiarazione precompilata che lo invita a verificare i requisiti qualora voglia richiedere il bonus in dichiarazione.

Le risposte sono pubblicate sul sito dell’Agenzia, nell’apposita sezione del Modello 730/2025 e del Modello Redditi PF 2025

18Apr

Regime transfrontaliero di franchigia, faq sulla comunicazione trimestrale

Nel caso in cui un’impresa ha presentato la comunicazione preventiva, aderendo al regime transfrontaliero di franchigia nel territorio di tre Stati membri dell’Unione europea, effettuando operazioni attive solamente in due di questi Paesi, il quadro A della comunicazione trimestrale va compilato in un certo modo. Il come lo descrive l’Agenzia in una faq pubblicata sul proprio sito.

L’impresa ha presentato la comunicazione preventiva il 3 marzo 2025. L’ammissione è avvenuta il successivo 25 marzo per gli Stati membri 1 e 2, con attribuzione del numero di identificazione EX, mentre, per lo Stato membro 3, l’ammissione è arrivata il 4 aprile 2025. Nel primo trimestre 2025, l’impresa ha effettuato operazioni attive negli Stati membri 1 e 3, ma non nel 2.

Come compilare il quadro A
Per lo Stato membro 1:

  • nel rigo dedicato, in colonna 2, si indica l’importo totale delle operazioni attive effettuate nel trimestre (escludendo quelle riportate nella comunicazione preventiva)
  • in colonna 5, si inserisce il codice dell’attività esercitata, desunto dalla tabella Ateco 2025.

Per lo Stato membro 2:

  • va barrata la casella di colonna 4, poiché non sono state effettuate operazioni attive
  • in colonna 5, si indica comunque il codice dell’attività esercitata, anche se non ci sono operazioni.

Per lo Stato membro 3:

  • si indica in colonna 2 l’importo delle operazioni attive effettuate nel trimestre (escludendo quelle già riportate nella comunicazione preventiva)
  • la colonna 5 non va compilata, perché l’ammissione al regime per questo Stato è intervenuta nel secondo trimestre 2025.

Per gli altri righi: si barrano le caselle di colonna 4 e non si compilano le colonne 2 e 5.

La compilazione della colonna 3 riguarda esclusivamente quei casi in cui il numero di identificazione EX sia stato attribuito nel trimestre successivo a quello di presentazione della comunicazione preventiva.

16Apr

Al via la “Voltura catastale web” e i registri di partita digitalizzati

Da oggi è più facile richiedere la voltura degli immobili. È attivo infatti il nuovo servizio digitale “Voltura catastale web”, che consente a cittadini e cittadine o loro delegati di ottenere la variazione dei dati relativi ai titolari dei beni registrati in catasto direttamente online. Non è la sola novità. È attivo in area riservata anche il nuovo servizio “Consultazione registro partite catastali”, che consente di consultare i vecchi “registri di partita”, cioè gli schedari cartacei utilizzati in passato per identificare i beni immobili appartenenti a uno stesso proprietario, ora digitalizzati.

Il nuovo servizio “Voltura catastale web”
Il servizio è accessibile tramite credenziali Spid, Cie, Cns o Entratel/Fisconline e permette di presentare la domanda di voltura e versare le somme dovute direttamente online.

Ricordiamo che la voltura catastale è il principale strumento con il quale devono essere aggiornati i soggetti iscritti in Catasto. Con la “domanda di volture”, il contribuente comunica all’Amministrazione finanziaria che il titolare di un determinato diritto reale su un bene immobile non è più la stessa persona, ma un’altra. È il caso, per esempio, delle successioni ereditarie: chi ha presentato la dichiarazione di successione deve presentare richiesta per aggiornare le intestazioni catastali e consentire così all’Agenzia delle entrate di adeguare le relative situazioni patrimoniali. Per gli atti pubblici di trasferimento immobiliare i notai, invece, eseguono tali adempimenti direttamente con il Modello unico informatico.

Attraverso il nuovo servizio, il sistema guida l’utente nella compilazione della dichiarazione e, al termine delle operazioni, attesta la ricezione, il controllo e l’accettazione dei documenti inseriti e l’avvenuto pagamento dei tributi. Il nuovo servizio sostituirà progressivamente il software “Voltura 2.0 – Telematica”, che continuerà a essere disponibile fino alla data di dismissione, che sarà comunicata successivamente dall’Agenzia (vedi articolo: “Voltura catastale web” per tutti con il nuovo servizio telematico ).

Il nuovo servizio gratuito di consultazione delle partite catastali
Nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate è attivo anche il nuovo servizio gratuito “Consultazione registro partite catastali”.

La nuova funzionalità consente di consultare i “registri di partita”, ovvero gli schedari cartacei con i nomi degli intestatari (ditte catastali) contrassegnati da un numero (numero di partita).

Negli ultimi anni questi registri sono stati microfilmati e successivamente trasferiti su immagini digitali (vedi articolo: Registri partite catastali, in arrivo un servizio per consultarli online), e sono ora resi consultabili online grazie al nuovo servizio, senza la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici dell’Agenzia. Anche se questi registri cartacei non sono più aggiornati e sono superati dalle moderne modalità di archiviazione dei dati catastali, la loro consultazione d risulta particolarmente utile in caso di ricerche a ritroso nel tempo. 

16Apr

5 per mille 2025, online l’elenco delle Onlus iscritte

È online, sul sito dell’Agenzia, l’elenco delle Onlus iscritte al 5 per mille per l’anno finanziario 2025, con specifico riferimento alle associazioni che, non essendo presenti nell’elenco permanente delle Onlus beneficiarie per l’anno in corso, hanno presentato la richiesta di accreditamento all’Agenzia delle entrate.

A livello normativo, ricordiamo, l’articolo 12 del Milleproroghe 2025 (Dl n. 202/2024) ha previsto che, anche per l’anno finanziario 2025, le Onlus iscritte alla relativa Anagrafe possono continuare ad essere destinatarie della quota del 5 per mille dell’Irpef con le modalità previste per gli enti del volontariato dal Dpcm del 23 luglio 2020. Pertanto, ai fini dell’accreditamento, permane la competenza dell’Agenzia delle entrate sulla domanda, sul controllo dei requisiti e sulla pubblicazione degli elenchi.

Per queste Onlus, qualora non presenti nell’elenco permanente delle Onlus accreditate per il 2025, c’era tempo dal 13 marzo al 10 aprile scorsi per inviare la domanda d’accesso al beneficio (vedi articolo: Onlus e associazioni dilettantistiche, iscrizioni al 5 per mille 2025)

È comunque possibile accreditarsi anche dopo la scadenza, inviando la richiesta entro il 30 settembre 2025 e versando un importo pari a 250 euro con F24 Elide, codice tributo 8115. I requisiti per essere ammessi devono comunque sussistere alla data del 10 aprile.

Nell’elenco pubblicato oggi, per ciascun soggetto è stata riportata l’indicazione della denominazione, del codice fiscale e della sede legale che risulta nell’Anagrafe Tributaria. Le correzioni di eventuali errori rilevati nell’elenco possono essere richieste alla Direzione regionale dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente, non oltre il 30 aprile. Tale richiesta può essere effettuata dal legale rappresentante del soggetto richiedente, oppure da un suo incaricato provvisto di delega.

L’elenco aggiornato dei soggetti iscritti, depurato degli errori segnalati, sarà pubblicato entro il 10 maggio.

Per quanto riguarda le Onlus già presenti nell’elenco permanente per il 2025, lo ricordiamo, non era necessario effettuare alcun adempimento. Questo elenco, infatti, è già disponibile sul sito delle Entrate (vedi articolo: Onlus accreditate al 5 per mille 2025, pronto l’elenco permanente). Le comunicazioni da trasmettere all’Agenzia riguardano solo i  casi di variazione o sopravvenuta perdita dei requisiti per l’accesso al regime.

Nel primo caso, le variazioni vanno comunicate alla Direzione regionale competente nei successivi trenta giorni, sotto forma di dichiarazione resa ai sensi del Dpr n. 445/2000. Nel secondo caso, sempre entro lo stesso lasso di tempo, è invece necessario sottoscrivere e trasmettere la richiesta di cancellazione dall’elenco permanente.

15Apr

Tradizioni locali: esenzione Ires per 139 enti culturali nel 2024

Gli enti e le associazioni culturali senza fini di lucro che, per il periodo d’imposta 2024, beneficeranno dell’esenzione dall’Ires grazie al loro impegno nella tutela e nella valorizzazione delle tradizioni storiche, artistiche e culturali delle comunità locali, sono in tutto 139.

 È quanto emerge dalla pubblicazione del relativo elenco, approvato con decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze dello scorso 13 febbraio e inserito nella Gazzetta Ufficiale dell’11 aprile 2025 (Serie Generale n. 85), in seguito alle verifiche effettuate dall’Agenzia delle entrate sui requisiti presentati dai soggetti richiedenti.

Al primo posto, come di consueto, si posiziona la città Siena. Le prime 31 posizioni dell’elenco, infatti, sono occupate dalle contrade della città, motore pulsante del famoso Palio. Ad aprire la lista è la Contrada della Lupa, mentre a chiuderla è la Scuola di ricamo di Valtopina, piccolo centro in provincia di Perugia, a testimonianza della varietà di realtà premiate, dai grandi eventi cittadini alle eccellenze artigianali dei piccoli centri del Paese.

L’agevolazione, che riconosce il valore delle attività culturali radicate nel territorio, è stata introdotta dalla legge Finanziaria del 2007 (articolo 1, comma 185, legge n. 296/2006). Le associazioni interessate possono presentare ogni anno, tra il 20 luglio e il 20 settembre, un’apposita richiesta all’Agenzia delle entrate, utilizzando il software “IstanzaBenefici_Associazioni” disponibile sul sito dell’Erario, sia direttamente che attraverso intermediari abilitati.

Riepilogando la normativa di riferimento, ricordiamo che le associazioni senza fini di lucro che realizzano o partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, legate agli usi e alle tradizioni delle comunità locali, possono chiedere di essere inserite tra i beneficiari di specifiche agevolazioni fiscali. Nel dettaglio:

  • le associazioni usufruiscono dell’esenzione dall’Ires

  • le persone fisiche incaricate di gestire le attività connesse alle finalità istituzionali non assumono la qualifica di sostituti d’imposta

  • le prestazioni gratuite e le donazioni eseguite da persone fisiche in loro favore hanno, ai fini delle imposte sui redditi, carattere di liberalità.

15Apr

Premio “Persona e Comunità”: due riconoscimenti per l’Agenzia

Venerdì 11 aprile, presso la sala panoramica della Città metropolitana di Torino, si è svolta la cerimonia di premiazione dei migliori progetti che hanno concorso per il Premio Persona e Comunità, organizzato dal Centro studi cultura e società. Il premio, giunto all’undicesima edizione, rappresenta oggi il più importante riconoscimento che valorizza le buone pratiche in ambito sociale realizzate dalla Pa e dal volontariato.

La mission del premio è riconoscere, valorizzare e diffondere le migliori esperienze finalizzate allo sviluppo, al benessere ed alla cura della “Persona” realizzate dalla “Comunità”, rappresentata dalle Pubbliche amministrazioni e dalle organizzazioni di volontariato, per il miglioramento concreto della qualità della vita, in un’ottica di servizi offerti alla persona e ai cittadini. Per l’edizione di quest’anno le sezioni di approfondimento tematico erano relative alla disabilità e all’ambiente, più un’ulteriore sezione per progetti a tema generale.

Tra le segnalazioni di buon esempio nella sezione disabilità i progetti “Una settimana per raccontare la disabilità” della Dr Piemonte e “Insieme” della Dr Emilia-Romagna. I riconoscimenti del Comitato scientifico hanno colto il grande impegno dell’Agenzia nel porre il rispetto delle persone e il valore dell’inclusione al centro delle proprie attività, sia sul versante interno sia su quello esterno.

“Una settimana per raccontare la disabilità” è un progetto di comunicazione interna realizzato dalla Direzione regionale del Piemonte nel 2023 e 2024, nei giorni a ridosso della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, per contribuire a costruire una cultura inclusiva basata sul rispetto delle differenze e sull’ascolto. Lo staff di progetto ha intervistato alcuni dipendenti che vivono in prima persona una situazione di disabilità o si prendono cura di un familiare con disabilità: le persone intervistate hanno condiviso le loro esperienze, mettendo in luce la forza, il coraggio e la resilienza. Le testimonianze sono state raccolte attraverso filmati emotivamente molto coinvolgenti, pubblicati sul sito intranet e hanno permesso al pubblico interno di acquisire maggiore consapevolezza e comprensione sulle sfide connesse alla disabilità ma anche sul valore della solidarietà e dell’inclusione, anche sul posto di lavoro.

Il progetto “Insieme”, realizzato dalla direzione regionale Entrate dell’Emilia-Romagna in collaborazione con la Cooperativa sociale Ceis Arte onlus di Modena e Aut Aut Modena Aps, coinvolge ragazzi con disturbi dello spettro autistico, coadiuvati da tutor esterni qualificati, per svolgere attività di digitalizzazione di documenti cartacei presso l’Area Spi di Modena.

Dopo la stipula della convenzione triennale, il 1° ottobre 2024 sono partite le attività. Il progetto ha una duplice finalità: da un lato, migliora la gestione del servizio di ispezione ipotecaria introducendo l’informatizzazione del processo, dall’altro, persegue una finalità sociale che è quella di offrire a giovani con disabilità la possibilità di un’esperienza di “lavoro” e di integrazione all’interno di una situazione protetta.

Queste esperienze, infatti, rappresentano un’occasione per migliorare le relazioni sociali, l’autonomia personale e sociale e l’integrazione nella comunità.  I percorsi di inserimento in ambito lavorativo, come evidenziato dal presidente dell’associazione Aut aut, Andrea Lipparini, trasmettono un forte messaggio di positività anche alle famiglie, sempre preoccupate di quanto accadrà “dopo di noi” perché rendono possibile una visione ottimista del futuro in termini di indipendenza dei ragazzi. Il progetto ha un particolare valore non solo per i ragazzi, le loro famiglie e l’utenza dell’ufficio, ma anche per il personale perché favorisce l’attenzione all’altro, aumenta la consapevolezza sulla disabilità e crea un ambiente lavorativo più unito e inclusivo.

L’auspicio è che questa iniziativa possa ripetersi anche in altre strutture e che si possano concretizzare, in futuro, ulteriori forme di collaborazione con realtà, come quella dell’associazione Aut Aut, che costituiscano occasione di lavoro e di inclusione per persone con disabilità. 

12Apr

Tavolo di confronto tra l’Agenzia e i professionisti lombardi

Continua la collaborazione tra l’Agenzia delle entrate e i professionisti, con il primo incontro in plenaria del 2025, che si è tenuto il 9 aprile, tra presidenti degli Ordini dei dottori commercialisti ed esperti contabili della Lombardia, responsabili della direzione regionale e delle direzioni provinciali dell’Agenzia delle entrate.

Incontro di coordinamento, che si aggiunge ai tavoli periodici di confronto, a livello regionale, tra Agenzia e Codis (Coordinamento degli Ordini dei dottori commercialisti ed esperti contabili dell’Italia settentrionale) e i tavoli locali, a livello provinciale, pensati per gestire specifiche esigenze sul variegato territorio lombardo.

Confronto e dialogo continui sono, quindi, le parole chiave che caratterizzano ormai da diversi anni il rapporto tra amministrazione fiscale e professionisti con l’importante obiettivo, non solo di coordinamento, ma anche di confronto su novità normative, tematiche fiscali di attualità e di particolare rilevanza, promozione dei servizi telematici e risoluzione di criticità. Il tutto finalizzato a rendere i servizi dell’Agenzia sempre più vicini e rispondenti alle esigenze dei contribuenti, migliorarne l’efficienza e l’efficacia in un’ottica di compliance fiscale.

L’incontro ha visto coinvolti, in particolare, presidenti degli Ordini della Lombardia, responsabili della direzione regionale, direttrici e direttori provinciali. Focus sul mondo dell’assistenza ad ampio raggio e l’aggiornamento rispetto agli impegni presi nell’ultima riunione allargata.

Come hanno sottolineato più precisamente il direttore regionale, Antonino Di Geronimo, e il direttore regionale aggiunto, Vincenzo Gentile, nella sua veste anche di nuovo coordinatore del tavolo di confronto regionale, lato Agenzia, la collaborazione ormai consolidata a livello regionale e ben avviata anche a livello provinciale continua a dare significativi spunti e frutti per il miglioramento dei servizi, soprattutto in termini di diffusione dell’utilizzo dei servizi telematici che garantiscono efficienza e maggiore tempestività nella gestione delle richieste; con il vantaggio, inoltre, di avere un canale aperto e avviato, sia informativo sia di ascolto, rispetto alle esigenze di professionisti e contribuenti.

A seguire sono intervenuti il capo ufficio Servizi catastali cartografici e di pubblicità immobiliare, Umberto Percudani, e il capo ufficio Servizi fiscali, Christian Auricchio. In particolare, sono state riassunte le modalità di offerta dei servizi catastali, con particolare riferimento ai servizi telematici, con un focus sulla voltura catastale web e l’anticipazione delle novità attese per il 2025 in un’ottica di innovazione, di crescita della digitalizzazione dei servizi e di semplificazione.

Ci si è confrontati, inoltre, sul consolidamento e i vantaggi dell’utilizzo del canale Civis,  per ricevere assistenza, in particolare su comunicazioni di irregolarità, pre-avvisi telematici, cartelle di pagamento da controllo automatizzato o per gestire le comunicazioni relative all’insufficiente versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, con tempi certi di chiusura: oltre 300mila richieste lavorate nel 2024 di cui circa il 70% con risposta entro 3 giorni; a seguire un focus sul modello Rap (modello di Registrazione Atti privati), che a oggi consente non solo la registrazione dei comodati d’uso gratuito e dei preliminari di compravendita, ma anche dei verbali di distribuzione di utili delle società.

Durante la riunione un importante approfondimento è stato dedicato anche al tema dell’acquisizione di procure, conferite ai professionisti dai clienti, gestibili online con il servizio Gestione procure.

Spazio finale per spunti di riflessione e domande dei professionisti e il rinnovo dell’impegno reciproco a proseguire sulla strada del confronto.