27Mag

“730 web: istruzioni per l’uso”: nove webinar sulla dichiarazione precompilata

Come accedere alla dichiarazione precompilata, modificarla se necessario, e inviarla all’Agenzia delle Entrate, ma anche le agevolazioni fiscali più comuni, dalle spese per l’affitto agli interessi del mutuo, dalle spese mediche alle agevolazioni per risparmio energetico e ristrutturazione edilizia fino al bonus mobili. Questi gli argomenti del nuovo ciclo di incontri online organizzati dall’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto Entrate in Internet. 

Il ciclo “Il 730 web: istruzioni per l’uso” rientra nelle numerose attività di comunicazione realizzate dall’Agenzia delle Entrate per avvicinare i cittadini al “fisco-digitale” accompagnando anche i meno esperti a presentare la dichiarazione dei redditi precompilata in autonomia.

Durante gli incontri, funzionari esperti dell’Agenzia spiegheranno con linguaggio chiaro e accessibile:

  • in cosa consiste la precompilata e quali vantaggi offre
  • l’opportunità rappresentata dal modello 730 semplificato, che – attraverso un’interfaccia intuitiva – rende più facile l’accesso, la modifica e l’invio della dichiarazione dei redditi
  • come risolvere i dubbi più frequenti
  • come delegare una persona di fiducia

Ampio spazio sarà dedicato alle novità del 2025 e alle risposte ai quesiti di carattere generale posti dai partecipanti. I webinar si terranno, a partire dal 3 giugno, sulla piattaforma Teams. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione

Di seguito il calendario degli appuntamenti

DATA

ORARIO

ISCRIZIONI SUL SITO PANE E INTERNET

Martedì 3 giugno 2025

09,00 – 11,00

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Martedì 3 giugno 2025

14.30 – 16.30

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Mercoledì 11 giugno 2025

15,00 – 17,00

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Giovedì 12 giugno 2025

14,30 – 17,00

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Martedì 17 giugno 2025

14.30 – 16.30

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Mercoledì 18 giugno 2025

10,00 – 12,00

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Mercoledì 25 giugno 2025

14,30 – 16,30

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Giovedì 26 giugno 2025

14,30 – 17,00

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Venerdì 27 giugno 2025

14.30 – 16.30

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Per l’invio del 730 on line c’è tempo fino al 30 settembre, per chi ha già inviato la dichiarazione ma si è accorto di aver commesso un errore, c’è la possibilità (fino al 20 giugno) di annullare la dichiarazione nell’area riservata ed effettuare il secondo invio.

Tutte le informazioni sulle iniziative organizzate in Emilia-Romagna sono disponibili nella sezione Avvisi (link a https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/-/730/2025-istruzioni-per-l-uso) delle pagine regionali del sito dell’Agenzia. 

24Mag

Falsi pareri a falsi interpelli, l’Agenzia invita a fare attenzione

L’Agenzia delle entrate avvisa, tramite un comunicato stampa, che stanno circolando delle finte risposte ad istanze di interpello mai presentate e per le quali l’Agenzia non ha fornito alcun parere. Il tema su cui sarebbero richiesti i chiarimenti delle Entrate è quello dell’accollo dei debiti tributari estinti mediante compensazione con crediti d’imposta riconducibili ad altri soggetti.

Considerato che non tutte le risposte agli interpelli sono oggetto di pubblicazione, l’Agenzia invita i contribuenti a prestare attenzione ai casi in cui i quesiti non sono disponibili sul sito. In caso di dubbio sulla autenticità del documento di prassi è possibile contattare gli uffici delle Direzioni regionali o delle Direzioni centrali che lo avrebbero emesso.

24Mag

Esclusione immobili dalla ditta, scelta da compiere entro fine mese

Gli imprenditori individuali possono optare, fino al prossimo 31 maggio, per l’esclusione dei beni immobili strumentali, per natura o destinazione, non produttivi di reddito fondiario, dal patrimonio dell’impresa versando un’imposta sostitutiva di Irpef e Irap.
L’opportunità, prevista dalla legge di bilancio 2025 (vedi “Legge di bilancio 2025 – 16: un’opzione alle imprese individuali”), riguarda i beni posseduti al 31 ottobre 2024 per le estromissioni effettuate dal 1° gennaio al 31 maggio 2025. Gli effetti dell’operazione decorrono dal 1° gennaio 2025 (articolo 1, comma 37, legge 207/2024).
L’opzione comporta il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e dell’Irap pari all’8% della differenza tra il valore normale del bene e il relativo valore fiscalmente riconosciuto, che deve essere versata, utilizzando il modello F24 (codice tributo 1127), in due rate, la prima, pari al 60% del totale, con scadenza 30 novembre 2025, le seconda, pari alla somma residua, entro il 30 giugno 2026.

La misura ricalca, in sostanza, la misura di favore prevista dalla legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 121, legge 208/2015) – anch’essa sulla scia di analoghe disposizioni in vigore in anni precedenti – per i beni posseduti al 31 ottobre 2015, e poi confermata per i beni posseduti:

  • al 31 ottobre 2016 (legge di bilancio 2017)
  • al 31 ottobre 2018 (legge di bilancio 2019)
  • al 31 ottobre 2019 (legge di bilancio 2020)
  • al 31 ottobre 2022 (legge di bilancio 2023).

Chi può beneficiare della chance
Per quanto riguarda i criteri generali di applicazione dell’agevolazione occorre fare riferimento alla circolare n. 26/2016 (emanata in concomitanza con l’introduzione del beneficio nel 2016) rapportandola, naturalmente, alla misura introdotta dall’ultima legge di bilancio.
In breve, in base alla circolare richiamata, possono accedere all’istituto coloro che alla data del 31 ottobre 2024 erano in possesso della qualifica di imprenditore individuale (anche in stato di liquidazione), e hanno mantenuto tale qualifica fino al 1° gennaio 2025, cioè dal momento in cui l’esclusione dei beni immobili dal patrimonio dell’impresa produce effetti.
Può beneficiare dell’estromissione anche l’erede dell’imprenditore deceduto dopo 31 ottobre 2024, a patto che prosegua l’attività del defunto in forma individuale. Stesso discorso per il donatario dell’azienda.

E quali beni possono essere estromessi
L’estromissione agevolata può essere applicata:

  • ai beni immobili “strumentali per destinazione”, ossia utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa indipendentemente dalle caratteristiche specifiche
  • ai beni immobili “strumentali per natura”, ossia che, per le loro caratteristiche, non possono essere utilizzati diversamente senza radicali trasformazioni e che si considerano strumentali anche se non utilizzati direttamente dall’imprenditore o anche se dati in locazione o comodato. In particolare, si tratta degli immobili appartenenti alle categorie catastali: B, C, D, ed E, e alla categoria A/10 se la destinazione a ufficio è prevista nella licenza o concessione edilizia, anche in sanatoria.

Gli immobili strumentali per natura, considerato il carattere oggettivo della strumentalità per natura, possono essere esclusi dal regime di impresa anche se non sono impiegati nel ciclo produttivo dell’azienda o non lo siano direttamente, in quanto dati a terzi in locazione o comodato.
Gli immobili strumentali per destinazione rientrano nell’agevolazione soltanto se utilizzati dall’imprenditore in maniera esclusiva e diretta per l’esercizio dell’impresa.
Non possono, in ogni caso, essere estromessi i beni “merce” e gli immobili che, anche se inseriti nell’inventario, non sono strumentali né per natura né per destinazione.
Usufruiscono nell’agevolazione invece quelli posseduti dall’imprenditore in comunione, naturalmente per la sola quota di pertinenza dell’imprenditore.

Opzione tramite comportamento concludente e dichiarazione dei redditi
Ai fini dell’adesione all’istituto assumono rilevanza gli adempimenti realizzati dell’imprenditore ossia rileva il suo comportamento concludente, come ad esempio, la contabilizzazione dell’estromissione sul libro giornale (nel caso di impresa in contabilità ordinaria) oppure sul registro dei beni ammortizzabili (nel caso di impresa in contabilità semplificata).
L’opzione si perfeziona, in ogni caso, soltanto con l’indicazione negli appositi spazi della dichiarazione dei redditi dei valori dei beni estromessi e della relativa imposta sostitutiva.
È opportuno, quindi, precisare che l’omesso, insufficiente e/o tardivo versamento dell’imposta sostitutiva non rileva ai fini del perfezionamento dell’estromissione. La somma non versata sarà semplicemente iscritta a ruolo senza produrre effetti sull’opzione espressa dal contribuente, ferma restando la possibilità di rimediare tramite il ravvedimento operoso.

23Mag

Credito d’imposta Zls 2025, via alle comunicazioni per richiederlo

Disponibile sul sito dell’Agenzia il software “ZLS2025”, che consente di inviare il modello di comunicazione degli investimenti realizzati nelle Zone logistiche semplificate. L’invio può essere effettuato da oggi fino al prossimo 23 giugno.

L’agevolazione, estesa al 2025 dal Dl Milleproroghe (articolo 3, comma 14-octies del Dl n. 202/2024), prevede un credito d’imposta per gli operatori economici che dal 1° gennaio al 15 novembre 2025 realizzano investimenti per l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nelle Zls.

Si tratta, nello specifico, delle Zone logistiche semplificate istituite secondo l’articolo 1, commi da 61 a 65-bis, della legge n. 205/2017, limitatamente alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale (articolo 107, par. 3, lett. c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea) e nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

La modulistica relativa all’agevolazione è stata approvata con il provvedimento dell’Agenzia del 27 marzo 2025 e comprende il modello di comunicazione per richiedere il contributo per le spese sostenute nel periodo 1° gennaio-15 novembre 2025 e il modello di comunicazione integrativa che riguarda l’avvenuta realizzazione degli investimenti nei tempi indicati, come stabilito dalla normativa. Il modello di comunicazione può essere inviato direttamente dall’impresa o da un soggetto incaricato (vedi articolo Credito d’imposta investimenti “Zls”: approvati i modelli di comunicazione).

Per accedere al credito d’imposta è necessario inviare la prima comunicazione nella finestra temporale che va dal 22 maggio al 23 giugno 2025, tramite l’apposito software disponibile da oggi.

Si considera tempestiva anche la comunicazione trasmessa dal 19 giugno 2025 al 23 giugno 2025 ma scartata dal servizio telematico, purché ritrasmessa entro il 28 giugno 2025. Entro cinque giorni dall’invio, nell’area riservata del soggetto che ha trasmesso la comunicazione sarà disponibile la ricevuta che ne attesta la presa in carico o lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni. Successivamente, e precisamente dal 20 novembre al 2 dicembre 2025, dovrà essere inviata la comunicazione integrativa con l’ammontare delle spese ammissibili effettivamente sostenute nel periodo agevolato.

22Mag

La fiscalità dei beni culturali, un evento nell’ambito di Go! 2025

Si è svolto il 16 maggio a Gorizia, nella sede della Fondazione CARIGO, un incontro in tema di fiscalità dei beni culturali per illustrare le misure agevolative per i possessori e gli incentivi per favorire il sostegno privato del settore.

L’iniziativa, nata da un’idea del Direttore Regionale del Friuli Venezia Giulia, Egon Sanin, e realizzata in collaborazione con gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della regione e con il supporto organizzativo della Fondazione CARIGO, si è svolta sotto il patrocinio del Comune di Gorizia e del Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università degli Studi di Udine ed è stata inserita nel programma di Go! 2025 – Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura.

La manifestazione Go! 2025 rappresenta per il Friuli Venezia Giulia un’occasione unica di promozione e di sviluppo del tessuto creativo e culturale della regione ed è sembrata la sede ideale per affrontare questi temi, illustrare agli operatori e alla cittadinanza gli strumenti fiscali che facilitano la conservazione del patrimonio culturale e promuovere così il dialogo e la collaborazione tra attori pubblici e privati per sostenere lo sviluppo culturale come motore di crescita.

Durante la mattinata sono intervenuti esperti e professionisti del settore che hanno illustrato il ruolo degli strumenti fiscali per sostenere il recupero e la valorizzazione dei beni culturali. L’evento ha messo in evidenza come la fiscalità possa rappresentare uno strumento utile, sia per incentivare gli interventi di conservazione, sia per favorire il coinvolgimento di investitori e superare possibili difficoltà operative da parte dei proprietari e dei possessori del patrimonio artistico e monumentale.

Dopo i saluti di indirizzo da parte dei rappresentanti degli organizzatori e del Comune patrocinatore, e con la regia del moderatore Francesco Zanetti (Capo Settore Servizi della Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia delle Entrate), gli interventi dei tre relatori hanno offerto una panoramica completa sul tema. Il primo a prendere la parola è stato Mario Nussi (docente di diritto tributario all’Università degli Studi di Udine), che ha introdotto la discussione presentando il quadro normativo attuale, anche con riferimento ai principi costituzionali che orientano gli interventi del legislatore. La sua relazione ha fornito un approccio introduttivo, delineando alcune problematiche legate ai temi centrali del finanziamento, della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale italiano e, quindi, al tema della fiscalità, anche incentivante.

A seguire, Giampietro Tegon (Capo Ufficio Consulenza della Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia delle Entrate) ha presentato, in modo chiaro e analitico, un’ampia panoramica delle principali agevolazioni fiscali messe a disposizione per incentivare restauro, conservazione e valorizzazione dei beni culturali. L’intervento ha messo in evidenza come le norme agevolative in materia di fiscalità della cultura perseguano diverse finalità: favorire l’accesso ai beni culturali, compensare i privati per i maggiori costi che sostengono per la conservazione di beni che, per il loro valore culturale, rivestono un interesse pubblico, incentivare lo sviluppo della sussidiarietà orizzontale, intesa come collaborazione pubblico-privato nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.

Da ultimo, Gino Colla (Dottore Commercialista in Udine) si è soffermato su alcune tematiche specifiche quali l’applicazione dell’imposta di successione sulle collezioni d’arte, l’Art Bonus, la fiscalità relativa alla cessione sporadica di opere e il rapporto tra arte e impresa privata. In particolare, il relatore ha offerto spunti di riflessione legati all’efficacia di alcune delle misure previste dall’ordinamento e ha suggerito possibili riforme per semplificare la disciplina fiscale e rafforzarne il ruolo strategico nella salvaguardia e nello sviluppo del nostro patrimonio.

La mattinata si è conclusa con l’intervento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, che ha sintetizzato gli spunti emersi dai diversi interventi evidenziando come la fiscalità debba essere considerata non solo in funzione della raccolta di risorse, ma anche come strumento strategico per promuovere un partenariato equilibrato fra pubblico e privato, volto a garantire la tutela e lo sviluppo sostenibile del patrimonio culturale. Il Direttore ha inoltre sottolineato l’importante ruolo svolto dall’Agenzia delle entrate (anche in collaborazione con il ministero della Cultura) nell’interpretazione delle norme fiscali agevolative in materia di Art Bonus, con l’emanazione di 2 circolari specifiche, 5 risoluzioni, 23 risposte a istanze di interpello pubblicate e oltre 200 risposte interpretative fornite dalle Direzioni regionali.

L’incontro è stato molto partecipato e seguito con interesse, in sala e in collegamento via Teams. Nel complesso ha fornito una panoramica necessariamente non esaustiva ma ampia e completa su un argomento di nicchia ma niente affatto marginale considerando la straordinaria ricchezza del patrimonio culturale che, come è stato evidenziato dai relatori, caratterizza tipicamente il nostro Paese e rappresenta un volano di sviluppo per la sua economia. 

22Mag

Riversamento crediti R&S: prima il modello, ora il software

Dopo l’approvazione del modello e delle relative istruzioni, avvenuta con provvedimento dello scorso 19 maggio (vedi articolo “Riversamento crediti R&S: nuova chance, nuovo modello”), arriva il software dedicato alla predisposizione e all’invio telematico dello stesso modello, con il quale i contribuenti possono riversare all’Erario gli indebiti utilizzi in compensazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo.

Il software “Richiesta di accesso alla procedura di riversamento del credito di imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo” consente la compilazione e la stampa della domanda di regolarizzazione, senza sanzioni e interessi.

Per comprendere in che ambito ci muoviamo, in estrema sintesi ricordiamo che il Dl n. 25/2025 ha riaperto fino al prossimo 3 giugno la possibilità di usufruire di una procedura di regolarizzazione per i crediti maturati nei periodi di imposta successivi al 31 dicembre 2014 e fino al 31 dicembre 2019 e utilizzati indebitamente in compensazione al 22 ottobre 2021. Per farlo, bisogna inviare un’istanza ed effettuare il versamento del dovuto – tramite modello F24, indicando uno dei codici tributo istituiti con la risoluzione n. 34/2022 (vedi articolo “Ricerca e sviluppo, pronti i codici per il riversamento spontaneo”) – in un’unica soluzione o in tre rate uguali, con scadenze rispettivamente il 3 giugno 2025, il 16 dicembre 2025 e il 16 dicembre 2026. Se si sceglie di pagare a rate, sulle seconde e terze si applicano interessi al tasso legale a partire dal 4 giugno 2025.

Se al momento di presentare l’istanza il credito è già stato definitivamente recuperato, il pagamento completo deve essere fatto entro il 3 giugno 2025.
Per le domande di regolarizzazione presentate con questa riapertura:

  • se riguardano crediti ancora in contenzioso, bisogna rinunciare al contenzioso entro il 3 giugno 2025.
  • se invece riguardano atti ancora impugnabili (cioè con termine di impugnazione ancora aperto), la dichiarazione di adesione equivale a rinunciare al ricorso.

Il prodotto informatico messo online oggi, come tutti i recenti applicativi, consente all’utenza di servirsi delle applicazioni direttamente dal web, attivandole in maniera semplificata, sicuri di utilizzare sempre l’ultima versione e dribblando le complesse procedure di installazione o di aggiornamento.

21Mag

Tappa a Venezia del roadshow sull’adempimento collaborativo

Oggi si è svolta a Venezia, presso Confindustria Veneto Est, la seconda tappa di “Patti chiari, per imprese forti”, il ciclo di eventi promosso da Confindustria, ministero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia delle entrate per far conoscere l’istituto dell’adempimento collaborativo alle imprese italiane. A partire dal prossimo anno, in Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, saranno complessivamente più di 500 le aziende in possesso dei requisiti per accedere al regime (volume d’affari di almeno 500 milioni di euro), che diventeranno quasi 1.900 a partire dal 2028, quando la soglia di accesso scenderà a 100 milioni. Il roadshow, partito lo scorso 9 maggio da Bologna, proseguirà nei prossimi mesi con altre date in tutta Italia con l’obiettivo di offrire una panoramica su vantaggi, modalità di adesione e modelli di successo in vista del progressivo ampliamento della platea potenziale nei prossimi anni.

All’evento di oggi hanno partecipato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone e il direttore generale di Confindustria Veneto, Carlo Stilli.

Adempimento collaborativo: “patti chiari, per imprese forti”
Il titolo del roadshow sintetizza il punto cardine della cooperative compliance: promuovere una relazione trasparente e strutturata tra imprese e Amministrazione finanziaria, basata sul confronto preventivo, sulla fiducia reciproca e sulla certezza del diritto. Il format degli incontri è strutturato in una prima sessione di presentazione dell’istituto, seguita da una tavola rotonda sugli aspetti più operativi con i rappresentanti delle istituzioni, delle categorie professionali e delle imprese sul territorio. Al panel di oggi, moderato dalla caporedattrice di Norme e Tributi del Sole 24 Ore, Maria Carla De Cesari, hanno preso parte, oltre al viceministro e al direttore dell’Agenzia, il capo del III Reparto della Guardia di finanza, Luigi Vinciguerra, il Tax risk manager del gruppo Generali, Carlo Nicolò Drigo, e il tax director di Amplifon, Stefano Marconi.

Le prossime date
Conclusa la tappa veneziana, il roadshow continuerà nei prossimi mesi. Gli incontri, organizzati in collaborazione con le associazioni territoriali di Confindustria, toccheranno le principali città italiane. Prossimo appuntamento il 9 giugno a Napoli. Il ciclo di iniziative si concluderà a settembre, con l’ultima tappa programmata a Milano.

21Mag

Dichiarazione precompilata 2025: nuova faq sul calcolo delle detrazioni

Pubblicata sul sito della precompilata una Faq con un chiarimento sul calcolo delle detrazioni degli oneri. Nel dettaglio il contribuente chiede perché dopo l’inserimento in fase di compilazione degli interessi relativi al mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, per i quali spetta la detrazione del 19%, dall’esito della dichiarazione risulta, invece, un importo inferiore al 19 per cento.

L’Agenzia chiarisce che nell’anno 2024 se il contribuente presenta un reddito superiore a 50 mila euro si applica una riduzione di 260 euro sulla detrazione spettante per gli oneri per cui è prevista una detraibilità del 19% (escluse le spese sanitarie), per le erogazioni liberali verso i partiti politici e per i premi assicurativi per eventi calamitosi. A prevederlo è il decreto legislativo n. 216/2023 (articolo 2), attuativo della legge delega di riforma fiscale (legge n. 111/2023).

Ricordiamo che sul sito di Info e assistenza della dichiarazione precompilata è presente un’apposita sezione di risposte ai dubbi più frequenti riguardo a spese e oneri, redditi, abilitazione e accesso, accettazione, modifica e invio della dichiarazione e molto altro.

20Mag

L’Agenzia al Career day dell’Università di Perugia

Giovedì 22 maggio 2025 l’Agenzia delle entrate dell’Umbria sarà ancora una volta tra gli enti ospitati dal Career day dell’Università degli studi di Perugia, che si svolgerà presso il complesso monumentale di San Pietro a Perugia, dalle 9 alle 17.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di costruire un ponte tra enti pubblici e aziende private e studentesse e studenti laureandi/neolaureati che si stanno preparando a entrare nel mondo del lavoro.

Per l’Agenzia, aderire a questo importante momento di incontro rappresenta un’occasione preziosa per presentare le opportunità di lavoro e di crescita professionale offerte dall’organizzazione.

L’Agenzia delle entrate sarà presente con una postazione informativa, in cui funzionarie e funzionari di esperienza e di recente assunzione saranno a disposizione per portare la testimonianza di chi ha già scelto l’Agenzia.

Obiettivo, rispondere ai dubbi e alle curiosità di chi sarà presente, ricordando l’attenzione che l’Amministrazione finanziaria sta dando, ormai da diversi anni, all’ingresso di nuove risorse, con profili variegati e non necessariamente limitati all’ambito giuridico-tributario.

20Mag

Crediti d’imposta Zes unica 2025, comunicazioni in scadenza il 30 maggio

Ancora pochi giorni per presentare all’Agenzia delle entrate la comunicazione per accedere, rispettivamente, al credito d’imposta Zes unica 2025 e Zes unica settore agricolo, forestale, pesca e acquacoltura, per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.

Entro venerdì 30 maggio le imprese beneficiarie, o un rappresentante incaricato, dovranno inviare gli appositi modelli (reperibili quiqui) tramite i software dedicati “ZES UNICA 2025” e “ZES UNICA AGRICOLA 2025”, entrambi disponibili sul sito dell’Agenzia.

Ma attenzione, per la fruizione effettiva dei crediti d’imposta, dopo l’invio dei modelli, è necessario trasmettere all’Agenzia, dal 28 novembre al 2 dicembre 2025, una comunicazione integrativa che attesti l’avvenuta realizzazione degli investimenti, pena la decadenza dall’agevolazione. Questo secondo adempimento è effettuato utilizzando i software “ZESUNICAINTEGRATIVA2025” e “ZES UNICA AGRICOLA INTEGRATIVA 2025”.

Si ricorda che la legge di Bilancio 2025 (articolo 1, commi 485-491 della legge n. 207/2024) ha esteso al 2025 il contributo, sotto forma di credito d’imposta, destinato alle imprese che dal 1°gennaio 2025 al 15 novembre 2025 acquisiscono beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella Zes unica (Basilicata, Calabria, Campania, Molise Puglia Sicilia, Sardegna Abbruzzo). La stessa legge di Bilancio 2025, con il comma 544 ha riconosciuto lo stesso contributo anche alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale e per le micro imprese, piccole e medie imprese attive nel settore della pesca e acquacoltura.

Nell’ambito della finestra temporale, che va dal 31 marzo al 30 maggio 2025, è possibile inviare una nuova comunicazione in sostituzione di quella trasmessa, o rinunciare totalmente al contributo richiesto.

Dopo l’invio della comunicazione il sistema rilascia una ricevuta che ne attesta la presa in carico. La comunicazione sarà invece scartata nel caso in cui i controlli formali sui dati danno esito negativo.