06Mag

Bonus investimenti pubblicitari: online gli ammessi per il 2024

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, con il provvedimento adottato il 5 maggio, ha approvato l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2024. Il contributo è rivolto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali e consiste in un credito d’imposta del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e nel limite massimo di 30 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa (articolo 57-bis, Dl n. 50/2017).

Il provvedimento al suo interno contiene la lista dei beneficiari divisa in tre colonne in ognuna delle quali sono riportati:

  • codice fiscale dell’interessato
  • denominazione del beneficiario
  • importo potenzialmente fruibile

La corretta fruizione del credito, infatti, è condizionata alla verifica preventiva da parte degli stessi soggetti ammessi, di non aver superato nel triennio i massimali stabiliti dalla normativa europea sugli aiuti de minimis. Nel caso in cui in sede di registrazione dell’aiuto nel Registro nazionale aiuti (Rna), l’Agenzia delle entrate dovesse accertare l’impossibilità della registrazione per effetto del superamento dell’importo complessivo concedibile in relazione alla tipologia di aiuto de minimis pertinente, si determinerebbe la revoca del beneficio concesso e l’illegittimità dell’eventuale fruizione, con conseguente recupero dell’agevolazione indebitamente percepita.

Il credito di imposta è utilizzabile, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi, unicamente in compensazione presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. In fase di compilazione, dovrà essere indicato il codice tributo 6900 appositamente istituito dall’Agenzia con la risoluzione n. 41/2019. 

05Mag

Cinema: al via le richieste del bonus sale cinematografiche

In piena attività il cantiere per il riconoscimento dei tax credit destinati agli operatori del settore Cinema. Da oggi possono partire, comunica la direzione generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura, le richieste del contributo previsto per il funzionamento delle sale cinematografiche per gli interventi effettuati nel 2024. Online, inoltre, i decreti relativi ad altri bonus riguardanti sale cinematografiche, industrie tecniche, produzione ed eleggibilità culturale.

Tax credit Sale cinematografiche per l’anno 2024
Al via la sessione ricognitiva dei tax credit richiesti per i costi sostenuti nel 2024 in relazione al funzionamento delle sale cinematografiche. A darne notizia un avviso sul sito web della direzione generale Cinema e Audiovisivo. La trasmissione delle richieste deve essere effettuata attraverso la piattaforma Dgcol, attiva dalle 10 di oggi. Il termine scade alle 23,59 del 6 giugno.

Il bonus è pari al 30% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche, calcolato in base alle voci di costo indicate nella Tabella 5-bis, del decreto n. 152/2021. Il beneficio diventa più sostanzioso e l’aliquota sale al 40% per le piccole e medie imprese e arriva al 50% in caso di microimprese e di imprese di nuova costituzione o costituite nei precedenti 36 mesi a decorrere dalla data della richiesta, a patto che non siano state costituite in seguito a fusione o scissione societaria oppure di cessione di azienda o di ramo di azienda e che, altresì, non comprendano soci, amministratori e legali rappresentanti di un’altra impresa dell’esercizio cinematografico fino al 31 dicembre del quarto anno successivo all’anno di costituzione.

È previsto, inoltre, un ulteriore incremento di 5 punti percentuali se la sala cinematografica destina più del 15%della programmazione annuale a opere di nazionalità italiana o di altro Paese dello Spazio economico europeo. Stesso incremento per le monosale che riservano più del 10% della programmazione annuale alle medesime opere. L’incentivo sale di 10 punti percentuali per le sale storiche e per le sale cinematografiche che destinano più del 25% della programmazione annuale a opere audiovisive di nazionalità italiana o di altro Paese See o, in caso di monosale, più del 20% della programmazione annuale a tali opere.

La direzione Cinema e Audiovisivo ricorda che l’aliquota massima applicabile non può comunque essere superiore al 60% dei costi di funzionamento e, in ogni caso, il credito d’imposta riconosciuto all’impresa o allo stesso gruppo non può essere superiore i 9 milioni di euro annui.

Per accedere al beneficio, l’impresa deve aver programmato nell’anno precedente un numero minimo di 100 spettacoli, ridotto a 40 per le sale all’aperto e a 10 spettacoli per ogni mese intero di attività per le sale di nuova apertura o chiuse per ristrutturazione.

Si ricorda che la presentazione delle richieste non costituisce titolo per il riconoscimento del credito d’imposta. Il contributo potrà essere autorizzato soltanto dopo il perfezionamento del nuovo decreto che disciplinerà il credito d’imposta in esame.

La Dg segnala che è disponibile online un vademecum per la presentazione delle domande e che per le richieste di assistenza connesse all’utilizzo della piattaforma Dgcol è possibile consultare la guida online “Hai bisogno di aiuto?” presente, in alto a destra, all’interno di alcune schede delle domande oppure i vademecum disponibili alla pagina dedicata al materiale utile per l’utilizzo della piattaforma.

Nuovi beneficiari tax credit 2023 per il funzionamento e gli investimenti nelle sale cinematografiche e per le industrie tecniche
Sempre oggi, la direzione generale Cinema e Audiovisivo fa sapere che con due decreti direttoriali del 30 aprile sono pubblicati gli esiti delle istruttorie sull’ammissibilità delle richieste di credito d’imposta relativi ai costi sostenuti per il funzionamento delle sale cinematografiche e in particolare per il potenziamento dell’offerta, e per gli investimenti effettuati tramite adeguamento strutturale e rinnovo degli impianti. Un terzo decreto riguarda le industrie tecniche e di post-produzione per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione.

L’anno di riferimento è il 2023.

Nel dettaglio, si tratta, rispettivamente dei decreti direttoriali:

I crediti d’imposta premiano l’eleggibilità culturale
Un altro pacchetto di decreti direttoriali del 30 aprile 2025 rende noti gli esiti delle istruttorie effettuate sull’ammissibilità delle richieste:

  • preventive di tax credit per la produzione cinematografica, tv/web e per la produzione esecutiva delle opere straniere
  • definitive di credito d’imposta per lo sviluppo, la produzione cinematografica, orf, tv/web, distribuzione, per la produzione esecutiva delle opere straniere e per gli investitori esterni
  • relative alle idoneità e all’eleggibilità culturale, anche in relazione ai contributi automatici.

Di seguito i relativi provvedimento con gli elenchi dei beneficiari e l’ammontare dei crediti d’imposta assegnati:

La pubblicazione dei decreti direttoriali costituisce comunicazione del riconoscimento del credito d’imposta, quindi, i beneficiari non riceveranno un’ulteriore analoga comunicazione tramite Pec.

La Dg specifica che i decreti del 30 aprile non contengono le domande per le quali l’istruttoria è tuttora in fase di perfezionamento, che faranno parte di successivi decreti direttoriali pubblicati, con le stesse modalità, sul sito internet della Dg Cinema e Audiovisivo.

05Mag

Tax credit videogiochi, online i decreti con nuovi riconoscimenti

Pubblicato sul sito del ministero della Cultura un nuovo pacchetto di decreti direttoriali del 28 e 29 aprile 2025, sul credito d’imposta destinato al settore “Videogiochi”. Un primo decreto, (n. 1605/2025), riguarda le opere che hanno ottenuto il riconoscimento del valore culturale con il punteggio minimo di 70 punti, necessario per accedere alla misura di favore. Il Mic avvisa che all’esito dell’istruttoria volta a verificare la sussistenza dei requisiti, sarà reso noto, con successivo decreto, l’importo teorico spettante ai progetti.

Il secondo decreto direttoriale pubblicato (n. 1651/2025) contiene l’elenco delle opere e delle imprese beneficiarie con il relativo credito teorico spettante. Si tratta degli esiti dell’istruttoria effettuata sull’ammissibilità delle richieste preventive di ammissione al credito sui videogiochi, pervenute nella sessione aperta il 13 dicembre 2024. La pubblicazione costituisce comunicazione di riconoscimento del credito (utilizzabile a partire dal giorno 10 del mese successivo a tale comunicazione) per cui non saranno inviate Pec individuali.

Il terzo decreto direttoriale (n.1652/2025) contiene l’esito dell’istruttoria effettuata sull’ammissibilità delle richieste definitive (a consuntivo) del bonus sulla produzione di videogiochi di nazionalità italiana. Anche questa pubblicazione costituisce comunicazione di riconoscimento del credito d’imposta, per cui non seguiranno ulteriori Pec. Inoltre, sono escluse dal decreto le domande con istruttoria in corso.

Pubblicati, infine due decreti (n. 1654/2025n. 1653/2025) sul riconoscimento della nazionalità italiana definitiva e provvisoria riconosciuta ai videogiochi indicati nelle apposite tabelle. Il riconoscimento non riguarda le opere con istruttoria non ancora conclusa.

02Mag

Dichiarazioni 2025: i software per compilare e controllare i modelli

Disponibili, sul sito dell’Agenzia delle entrate, i software per la compilazione e il controllo dei modelli Redditi (Pf, Sp, Sc, Enc), Irap, Cnm, 770 e delle schede relative alle Scelte di destinazione di 8, 5 e 2 per mille. Devono essere utilizzati in occasione della stagione dichiarativa. Per il 730 è online il software di controllo.

Eccoli nel dettaglio:

Il programma di compilazione consente di creare il file della dichiarazione da inviare all’Amministrazione finanziaria tramite i servizi telematici dell’Agenzia, mentre l’applicazione di controllo evidenzia, tramite appositi messaggi di errore, le eventuali anomalie o incongruenze riscontrate tra i dati contenuti nel modello e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e altre indicazioni fornite dall’Agenzia.

02Mag

“Pronti per il 730?”, il webinar organizzato dalla Dr Piemonte

A partire dal 15 maggio sarà possibile inviare la dichiarazione precompilata. In vista di questo appuntamento, mercoledì 7 maggio 2025, dalle 16.00 alle 18.00, con il webinar “Pronti per il 730?”  organizzato dalla Direzione Regionale del Piemonte, i tecnici della Sezione di Assistenza Multicanale di Torino spiegheranno tutti i passaggi da seguire, le novità della compilazione semplificata e daranno una prima risposta alle domande più frequenti.

“Pronti per il 730?” è un’iniziativa rivolta in particolare a lavoratori dipendenti e pensionati: una possibilità in più di approfondimento per affrontare con serenità la dichiarazione dei redditi.

Come registrarsi per partecipare e inviare le proprie domande
Le iscrizioni all’evento sono gestite tramite la piattaforma di registrazione Eventbrite a questo link:

Accedi alla piattaforma di registrazione al webinar

Gli iscritti al webinar riceveranno via e-mail le istruzioni per inviare le proprie domande ed il link per seguire l’evento in diretta. Durante il webinar, arriveranno le prime risposte ai quesiti di interesse generale; per i quesiti più specifici (per motivi di privacy del singolo contribuente o per complessità della questione) gli esperti della Sam garantiscono una assistenza off line in forma privata nei giorni immediatamente successivi all’evento.

Il QR code per registrarsi 

QR code Dr Piemonte

02Mag

Modelli Isa e adesioni al Cpb: online il software per l’invio

Tutto pronto per Isa e Concordato preventivo biennale. Dopo l’approvazione di specifiche tecniche e modalità di invio, è la volta del software “Il tuo ISA 2025 CPB”, che consente agli interessati di effettuare gli opportuni calcoli e di trasmettere sia i modelli relativi agli indici sintetici di affidabilità fiscale sia l’eventuale adesione della proposta di concordato preventivo biennale.

In tema di concordato, l’applicazione informatica recepisce le importanti novità sulle modalità di trasmissione delle adesioni e delle eventuali revoche, stabilite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate lo scorso 24 aprile (vedi articolo “Concordato preventivo biennale, definite le modalità di adesione 2025”).

Modalità innovative e flessibili che, in estrema sintesi, prevedono che la trasmissione telematica delle adesioni al Cpb possa avvenire in due modi: trasmettendo il modello Cpb 2025/2026 insieme alla dichiarazione dei redditi e ai modelli Isa o in modo autonomo, insieme al solo frontespizio dei modelli Redditi 2025. A questo scopo, nel frontespizio di Redditi è stata inserita la casella “Comunicazione CPB”, da compilare solo in caso di trasmissione in via autonoma. La domanda di adesione e la revoca devono essere inviate entro il 31 luglio. C’è da precisare che, in base a quanto disposto dal decreto legislativo correttivo approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 13 marzo e ora all’esame delle commissioni parlamentari, il termine del 31 luglio potrebbe venire spostato al 30 settembre 2025.

Concordato 2025-2026 al via
Ricordiamo che possono aderire al Concordato 2025-2026 i contribuenti che lo scorso anno hanno esercitato, in via prevalente, una delle attività economiche del settore dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio per le quali risultano approvati gli Isa e che non hanno già un’adesione in corso per il primo biennio (2024-2025).

30Apr

Dichiarazione precompilata 2025 disponibile in consultazione

Precompilata 2025, si parte. Da oggi pomeriggio è possibile visionare, nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, la dichiarazione dei redditi precompilata 2025 con i dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria e quelli inviati da soggetti esterni, come datori di lavoro, farmacie, banche, strutture sanitarie ed enti di volontariato. L’accesso è consentito ai contribuenti – oppure ai loro rappresentanti e gli altri soggetti delegati o autorizzati – tramite Spid, Cie o Cns. I modelli disponibili sono due: 730 e Redditi Pf 2025.

Per ora la dichiarazione può essere soltanto visionata, dal 15 maggio sarà possibile modificarla o accettarla così come proposta dall’Agenzia, e infine presentarla. Il modello 730 deve essere trasmesso entro il prossimo 30 settembre, per Redditi Pf c’è tempo fino al 31 ottobre.

Il tutto secondo le regole definite nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, dello scorso 23 aprile (vedi “Tutto pronto per la Precompilata 2025: dichiarazioni consultabili dal 30 aprile”).

Si può, dire, quindi, che è ufficialmente aperta la stagione della dichiarazione dei redditi 2025 relativa al periodo d’imposta 2024, appuntamento diventato, di anno in anno, sempre meno impegnativo per cittadini, professionisti e intermediari. Il salto è avvenuto con l’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata, che mette a disposizione dell’utente modelli in gran parte già completi delle informazioni necessarie per calcolare la liquidazione dell’Irpef e degli eventuali crediti o debiti maturati con il Fisco nell’anno precedente. Tra l’altro, progressivamente, è stata semplificata anche la procedura per delegare una terza persona alla gestione della propria dichiarazione precompilata.

In ogni caso, anche quest’anno l’Agenzia delle entrate si è attivata su più fronti per supportare il cittadino in questo adempimento: tutte le informazioni utili sono raccolte all’interno del sito dedicato “Info e assistenza” e nella nuova guida online che spiega passo dopo passo come procedere fino alla presentazione della dichiarazione.

Dopo l’accesso, le prime scelte
La dichiarazione dei redditi precompilata è disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, a cui si accede con le credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (Spid), Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta autenticati ed entrati nell’area riservata dedicata alla dichiarazione dei redditi precompilata, è possibile scegliere se operare, oltre che per sé stessi, in qualità di “tutore”, “amministratore di sostegno”, “curatore speciale”, “genitore”, “persona di fiducia” o “erede”, per presentare la dichiarazione per conto, rispettivamente di un tutelato, un minore, una persona che ha autorizzato a gestire e presentare la dichiarazione nel suo interesse, o di una persona deceduta.

Ricordiamo, in particolare, che già dallo scorso anno, è possibile delegare un familiare o una persona di fiducia anche dalla propria area riservata del sito dell’Agenzia, in alternativa, inviando una Pec o presentando la richiesta presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia.

Inoltre, dal 2025 è consentito l’accesso ai dati precompilati del modello Redditi Pf, conferendo apposita delega, oltre che tramite Caf dipendenti e pensionati e professionisti, anche attraverso gli altri intermediari incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni (articolo 3, comma 3, Dpr n. 322/)1998).

Prima di entrare nel vivo, grazie alla funzione “Scegli la dichiarazione”, l’utente, rispondendo a poche e semplici domande, è guidato alla scelta del modello precompilato più adatto alla specifica situazione fiscale. Due le alternative possibili: il 730 o Redditi Pf.

Effettuato l’accesso, il contribuente – o chi per lui – può visualizzare la dichiarazione dei redditi precompilata, l’elenco dei dati precaricati e di quelli esclusi perché incompleti o incongruenti, e l’esito della liquidazione. Lo step successivo è verificare la correttezza delle informazioni inserite e, a seconda dei casi, accettare il modello senza modifiche, oppure modificarlo o integrarlo (ad esempio con ulteriori oneri deducibili o detraibili) e inviarlo all’Amministrazione finanziaria.

Confermato e perfezionato il 730 semplificato
Anche quest’anno è disponibile, rivista e migliorata, l’applicazione che consente di compilare, modificare e integrare il modello 730 precompilato seguendo un percorso guidato. Utilizzando la speciale funzionalità, il contribuente non dovrà più orientarsi tra i quadri, righi e codici. Le informazioni precaricate, infatti, sono organizzate e visualizzabili in aree tematiche semplici e intuitive, come “Famiglia”, “Casa e altre proprietà” o “Lavoro”. Ad esempio, i dati relativi all’abitazione sono raccolti nella sezione “Casa e altre proprietà”, sia per quanto riguarda la rendita e i contratti di locazione, sia per le spese ad essa collegate, come gli interessi sul mutuo, mentre nella sezione “Spese sostenute per te e la tua famiglia” è possibile trovare le spese sanitarie. Una volta che l’utente confermerà le informazioni, così come sono o dopo averle modificate, il sistema le riporterà in automatico nel modello.

30Apr

Imposta sostitutiva cripto-attività: base imponibile con franchigia

Le plusvalenze e gli altri proventi derivanti da cripto-attività scontano un’imposta sostitutiva dell’Irpef del 26 per cento. Per il calcolo della base imponibile è riconosciuta una franchigia di 2mila euro sulla somma realizzata nell’anno. Nel caso in cui il contribuente non abbia applicato la franchigia nella dichiarazione 2024 per i redditi 2023, può chiedere il rimborso della maggiore imposta sostitutiva versata.

A precisarlo è una faq pubblicata oggi, 30 aprile 2025, sul sito dell’Agenzia delle entrate, negli spazi dedicati alle domande più frequenti poste dai contribuenti riguardanti sia il modello 730/2025 che il modello Redditi 2025. Il quesito riguarda, in generale, le modalità di tassazione delle entrate connesse alle cripto-attività realizzate dalle persone fisiche.

L’Agenzia, per maggiore chiarezza, fornisce un esempio pratico in merito all’utilizzo della franchigia: se il contribuente nel 2024 ha realizzato plusvalenze e altri proventi per un valore di 2.500 euro, la base imponibile su cui calcolare l’imposta sostitutiva del 26%, determinata compilando la specifica sezione del quadro T del modello 730/2025 o del quadro RT del Modello Redditi 2025 PF, ammonterà a 500 euro ossia corrisponderà all’importo eccedente la franchigia. Se la franchigia non è stata applicata nella dichiarazione dei redditi 2024 (anno d’imposta 2023) il contribuente può richiedere il rimborso della maggior imposta sostitutiva versata.

29Apr

Online “Precalcolate Isa 2025”, richieste dei dati dal 30 aprile

Con la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle entrate del software di compilazione, da domani, 30 aprile 2025, gli intermediari potranno inviare le richieste per l’acquisizione massiva degli ulteriori dati relativi alle “precalcolate Isa2025” resi disponibili dall’Amministrazione finanziaria per la definizione delle posizioni Isa dei loro assistiti e l’elaborazione del concordato preventivo biennale relativo al periodo 2025-2026.

Con il provvedimento dello scorso 11 aprile erano state approvate le modalità e le specifiche tecniche per l’acquisizione dei dati (vedi “Nuova acquisizione dati per Isa e concordato preventivo biennale”), non mancava, dunque, che la procedura informatica necessaria alla compilazione della relativa richiesta.

Ricordiamo che gli intermediari in possesso della delega alla consultazione del cassetto fiscale del cliente effettuano l’acquisizione massiva con modalità diverse da quelle previste per gli intermediari senza tale delega.

I primi potranno inoltrare, attraverso il servizio telematico Entratel, un file contenente l’elenco dei deleganti per i quali richiedono la fornitura delle informazioni. Gli intermediari senza delega alla consultazione del cassetto fiscale, invece, fino a quando non saranno operative le funzionalità previste dal punto 12 del provvedimento del 2 ottobre 2024 (vedi “Delega unica agli intermediari per i servizi online Ade-Ader”), devono acquisire le deleghe unitamente a copia di un documento di identità in corso di validità del delegante, in formato cartaceo oppure elettronico. Anche in questo caso, chi richiede la fornitura massiva deve trasmettere all’Agenzia, tramite il servizio telematico Entratel, un file con l’elenco dei contribuenti da cui hanno ricevuto la delega per l’acquisizione delle informazioni necessarie alla determinazione del punteggio di affidabilità relativo agli Isa 2024 e della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026.

Per completezza precisiamo che l’acquisizione degli ulteriori dati può avvenire anche in modo “puntuale” per un singolo contribuente attraverso la consultazione del “Cassetto fiscale”, all’interno dell’“area riservata” del sito internet dell’Agenzia delle entrate accessibile agli utenti abilitati al servizio Entratel o al servizio Fisconline. 

28Apr

Bonus colonnine domestiche: domande al via per le spese 2024

Riapre lo sportello per richiedere il contributo “Bonus colonnine domestiche”. Da domani, martedì 29 aprile alle 12 fino al 27 maggio alle 12 è possibile presentare la domanda per accedere al contributo relativo alle spese sostenute nel 2024 per l’acquisto e l’installazione di un’infrastruttura domestica di ricarica per veicoli elettrici. 

La domanda va inviata utilizzando l’apposita piattaforma informatica sul sito di Invitalia che gestisce la misura per conto del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). A rendere nota la finestra per l’accesso al bonus, è il  Mimit con un avviso pubblicato nella sezione del proprio sito istituzionale dedicata all’incentivo.

Ricordiamo che il bonus colonnine domestiche è un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica da parte degli utenti domestici (compresi i condomini). Il contributo massimo erogabile è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8mila euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali. La misura è stata introdotta con il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 4 agosto 2022 e ha visto diverse edizioni. 

I requisiti, le modalità e la procedura di concessione del contributo 2024 sono stati delineati con il decreto direttoriale dello scorso 12 giugno (vedi articolo “Bonus colonnine domestiche, definite le linee guida per il 2024”). In particolare, per il 2024 lo stanziamento previsto è di 20 milioni di euro. Sono ammissibili al contributo le spese sostenute dai soggetti beneficiari con modalità tracciabili dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per l’acquisto dell’infrastruttura di ricarica e la relativa posa in opera.
Le spese possono comprendere:
a) l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese, se necessarie, quelle per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio
b) le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi
c) i costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo Pod (point of delivery).

Gli interessati possono presentare la domanda tramite la piattaforma online dedicata, a cui si accede tramite sistema pubblico di identità digitale (Spid), carta d’identità elettronica (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta effettuato l’accesso si può procedere alla compilazione del modulo online seguendo la procedura guidata.

Per maggiori chiarimenti e informazioni, è possibile contattare Invitalia, compilando il modulo online oppure telefonando al numero verde gratuito 800 77 53 97 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18). Inoltre, sul sito del Mimit sono disponibili le risposte ai quesiti più frequenti (faq) relativi alla concessione del contributo.