In piena attività il cantiere per il riconoscimento dei tax credit destinati agli operatori del settore Cinema. Da oggi possono partire, comunica la direzione generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura, le richieste del contributo previsto per il funzionamento delle sale cinematografiche per gli interventi effettuati nel 2024. Online, inoltre, i decreti relativi ad altri bonus riguardanti sale cinematografiche, industrie tecniche, produzione ed eleggibilità culturale.
Tax credit Sale cinematografiche per l’anno 2024
Al via la sessione ricognitiva dei tax credit richiesti per i costi sostenuti nel 2024 in relazione al funzionamento delle sale cinematografiche. A darne notizia un avviso sul sito web della direzione generale Cinema e Audiovisivo. La trasmissione delle richieste deve essere effettuata attraverso la piattaforma Dgcol, attiva dalle 10 di oggi. Il termine scade alle 23,59 del 6 giugno.
Il bonus è pari al 30% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche, calcolato in base alle voci di costo indicate nella Tabella 5-bis, del decreto n. 152/2021. Il beneficio diventa più sostanzioso e l’aliquota sale al 40% per le piccole e medie imprese e arriva al 50% in caso di microimprese e di imprese di nuova costituzione o costituite nei precedenti 36 mesi a decorrere dalla data della richiesta, a patto che non siano state costituite in seguito a fusione o scissione societaria oppure di cessione di azienda o di ramo di azienda e che, altresì, non comprendano soci, amministratori e legali rappresentanti di un’altra impresa dell’esercizio cinematografico fino al 31 dicembre del quarto anno successivo all’anno di costituzione.
È previsto, inoltre, un ulteriore incremento di 5 punti percentuali se la sala cinematografica destina più del 15%della programmazione annuale a opere di nazionalità italiana o di altro Paese dello Spazio economico europeo. Stesso incremento per le monosale che riservano più del 10% della programmazione annuale alle medesime opere. L’incentivo sale di 10 punti percentuali per le sale storiche e per le sale cinematografiche che destinano più del 25% della programmazione annuale a opere audiovisive di nazionalità italiana o di altro Paese See o, in caso di monosale, più del 20% della programmazione annuale a tali opere.
La direzione Cinema e Audiovisivo ricorda che l’aliquota massima applicabile non può comunque essere superiore al 60% dei costi di funzionamento e, in ogni caso, il credito d’imposta riconosciuto all’impresa o allo stesso gruppo non può essere superiore i 9 milioni di euro annui.
Per accedere al beneficio, l’impresa deve aver programmato nell’anno precedente un numero minimo di 100 spettacoli, ridotto a 40 per le sale all’aperto e a 10 spettacoli per ogni mese intero di attività per le sale di nuova apertura o chiuse per ristrutturazione.
Si ricorda che la presentazione delle richieste non costituisce titolo per il riconoscimento del credito d’imposta. Il contributo potrà essere autorizzato soltanto dopo il perfezionamento del nuovo decreto che disciplinerà il credito d’imposta in esame.
La Dg segnala che è disponibile online un vademecum per la presentazione delle domande e che per le richieste di assistenza connesse all’utilizzo della piattaforma Dgcol è possibile consultare la guida online “Hai bisogno di aiuto?” presente, in alto a destra, all’interno di alcune schede delle domande oppure i vademecum disponibili alla pagina dedicata al materiale utile per l’utilizzo della piattaforma.
Nuovi beneficiari tax credit 2023 per il funzionamento e gli investimenti nelle sale cinematografiche e per le industrie tecniche
Sempre oggi, la direzione generale Cinema e Audiovisivo fa sapere che con due decreti direttoriali del 30 aprile sono pubblicati gli esiti delle istruttorie sull’ammissibilità delle richieste di credito d’imposta relativi ai costi sostenuti per il funzionamento delle sale cinematografiche e in particolare per il potenziamento dell’offerta, e per gli investimenti effettuati tramite adeguamento strutturale e rinnovo degli impianti. Un terzo decreto riguarda le industrie tecniche e di post-produzione per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione.
L’anno di riferimento è il 2023.
Nel dettaglio, si tratta, rispettivamente dei decreti direttoriali:
- 30 aprile 2025 rep. 1669 – Tax credit sale investimenti (pdf)
- 30 aprile 2025 rep. 1668 – Tax credit funzionamento sale (pdf)
- 30 aprile 2025 rep. 1667 – Tax credit industrie tecniche e post produzione (pdf).
I crediti d’imposta premiano l’eleggibilità culturale
Un altro pacchetto di decreti direttoriali del 30 aprile 2025 rende noti gli esiti delle istruttorie effettuate sull’ammissibilità delle richieste:
- preventive di tax credit per la produzione cinematografica, tv/web e per la produzione esecutiva delle opere straniere
- definitive di credito d’imposta per lo sviluppo, la produzione cinematografica, orf, tv/web, distribuzione, per la produzione esecutiva delle opere straniere e per gli investitori esterni
- relative alle idoneità e all’eleggibilità culturale, anche in relazione ai contributi automatici.
Di seguito i relativi provvedimento con gli elenchi dei beneficiari e l’ammontare dei crediti d’imposta assegnati:
- 30 aprile 2025 rep. 1666 – Riconoscimento eleggibilità culturale reinvestimento automatici (pdf)
- 30 aprile 2025 rep. 1665 – Eleggibilità culturale tax credit (pdf)
- 30 aprile 2025 rep. 1664 – Idoneità tax credit (pdf)
- 30 aprile 2025 rep. 1663 – Tax credit consuntivi (pdf)
- 30 aprile 2025 rep. 1662 – Tax credit preventivi (pdf).
La pubblicazione dei decreti direttoriali costituisce comunicazione del riconoscimento del credito d’imposta, quindi, i beneficiari non riceveranno un’ulteriore analoga comunicazione tramite Pec.
La Dg specifica che i decreti del 30 aprile non contengono le domande per le quali l’istruttoria è tuttora in fase di perfezionamento, che faranno parte di successivi decreti direttoriali pubblicati, con le stesse modalità, sul sito internet della Dg Cinema e Audiovisivo.