16Mag

Codici fiscali per studenti stranieri, rinnovato l’accordo con il Politecnico di Torino

Procedure sempre più snelle per consentire a studentesse, studenti, ricercatrici, ricercatori e docenti internazionali di ottenere rapidamente il codice fiscale: è stato firmato oggi dal rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati, e dal direttore regionale dell’Agenzia delle entrate del Piemonte, Guido Isolabella, il protocollo d’intesa che rinnova la collaborazione tra le due istituzioni.

L’accordo, della durata di tre anni, va a sancire una sinergia ultradecennale e semplifica ulteriormente le procedure di rilascio del codice fiscale per chi proviene dall’estero, un’utenza molto numerosa dal momento che comprende oltre il 20% degli iscritti al Politecnico di Torino. Obiettivo dell’intesa è, quindi, facilitare al massimo gli utenti coinvolti nella richiesta di attribuzione del codice e la consegna del relativo certificato, mediante l’apertura di un canale dedicato, un servizio unico di assistenza e informazione presso l’ateneo torinese.

Le modalità operative, infatti, prevedono un sistema articolato in quattro flussi destinati rispettivamente a docenti/ricercatori, a studenti e studentesse mediante delega al personale del Politecnico o tramite l’accesso a uno sportello fisico dedicato e, infine, a eventuali richieste massive.

Il Politecnico potrà fare, quindi, da snodo prendendo in carico le richieste di attribuzione di codice fiscale e, una volta ricevute le domande, l’Agenzia delle entrate rilascerà i codici fiscali. Questo articolato sistema consentirà di mantenere attiva l’assistenza e l’erogazione del servizio lungo tutto l’arco dell’anno accademico.

Un passo in avanti importante che permette all’ateneo torinese di supportare al meglio coloro che arrivano dall’estero, superando barriere linguistiche e organizzative, e all’Agenzia di perseguire la propria mission di stabilire una relazione fisco-contribuente, agevolando l’adempimento degli obblighi fiscali.

16Mag

Precompilata 2025, in Emilia Romagna open day e orari prolungati

Anche quest’anno, molteplici e diversificate le iniziative dell’Agenzia delle entrate dell’Emilia Romagna per assistere i contribuenti che desiderano presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730 o Redditi Pf 2025 precompilati

Da ieri, ricordiamo, la dichiarazione precompilata può essere accettata così come proposta dal Fisco, oppure modificata o integrata, e inviata.

Da lunedì prossimo, 19 maggio, al via la campagna informativa specifica dell’Agenzia in Emilia Romagna.

Open day
In particolare, in occasione della Open Gov Week, gli uffici finanziari offrono un’apertura straordinaria dedicata alla dichiarazione precompilata, durante i quali cittadine e cittadini potranno accedere e inviare la dichiarazione con il supporto del personale dell’Agenzia.

Per partecipare è necessario iscriversi inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica dell’ufficio in cui si desidera prenotare il servizio di assistenza personalizzata. Nel messaggio deve essere precisata la fascia d’orario preferita. Le prenotazioni saranno accolte fino a esaurimento dei posti disponibili. Questo il calendario.

Ufficio

Giorno e orari

Contatti per iscrizione

Bologna 1

Via Marco Polo 60

21 maggio 2025
14.30 – 18.00

dr.emiliaromagna.staffcontatti@agenziaentrate.it

oppure telefonare al numero 051 6103037

Bologna 2

Via Larga 35

21 maggio 2025

14.30 – 18.00

Imola

P.zza Gramsci 20

21 maggio 2025

14.30 – 18.00

Cesena

Via Riccardo Brusi 231

22 maggio 2025 14:30 – 17:00

dp.forlicesena.utcesena@agenziaentrate.it

Faenza

Corso Matteotti 3

22 maggio 2025

14.00 – 16.00

dp.ravenna.utfaenza@agenziaentrate.it

Ferrara

Via Maverna 8/10

19 maggio 2025

14.30 – 17.30

dp.ferrara.comunicazione@agenziaentrate.it

oppure telefonare ai numeri 0532226360 – 0532 226241

Forlì

Corso Mazzini 13

23 maggio 2025

14.30 – 17.30

dp.forlicesena.comunicazione@agenziaentrate.it

Modena

Via Costellazioni 190

22 maggio 2025

15.30 – 17.30

dp.modena.utmodena@agenziaentrate.it

oppure telefonare al numero 059 8393070

Parma

Strada Quarta 6/1 A

22 maggio 2025

14.30 – 17.00

dp.parma.comunicazione@agenziaentrate.it

Piacenza

Via Modonesi 16

22 maggio 2025 14.30 – 17.00

dp.piacenza.utpiacenza@agenziaentrate.it

oppure telefonare ai numeri 0523 601201- 0523 601312

Ravenna

Via Trieste 74

21 maggio 2025

14.00 – 17.00

dp.ravenna.utravenna@agenziaentrate.it

Reggio Emilia

Via Borsellino 32

21 maggio 2025
14.30 – 17.00

dp.reggioemilia.utreggioemilia@agenziaentrate.it
oppure telefonare al numero 0522 234387

Istruzioni anche Web-radio e Web-video
Inoltre, istruzioni via web per sapere come accedere alla dichiarazione precompilata, conoscere le novità di quest’anno, chi sono i contribuenti interessati, e quali le agevolazioni fiscali più comuni. Sono questi gli argomenti delle puntate web-radio dedicate alla dichiarazione precompilata. Le registrazioni radio e video realizzate saranno pubblicate sul canale YouTube dell’Agenzia entrate Emilia-Romagna https://www.youtube.com/AgenziaEntrateER.

Appuntamenti dedicati alla precompilata anche su “Entrate in internet”
Inoltre, previsti, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, una serie di incontri intitolati “Il 730 web: istruzioni per l’uso”, per avvicinare i cittadini al “fisco-digitale” e fornire indicazioni pratiche per presentare in autonomia la dichiarazione dei redditi precompilata.

I webinar si svolgeranno sulla piattaforma Teams, al termine delle presentazioni, i funzionari resteranno a disposizione dei partecipanti per rispondere alle richieste di chiarimenti.

Oppure in ufficio
Negli uffici, infine, sarà attivato uno specifico servizio di assistenza prenotabile dal sito dell’Agenzia tramite la funzione prenota un appuntamento o telefonando al numero verde 800.90.96.96 (da telefono fisso) o al numero 0697617689 (da cellulare).

Per ogni ufficio delle Entrate della regione saranno visualizzate le date disponibili per ciascun canale di erogazione attivato (in presenza, tramite telefono oppure in videochiamata).

Gli uffici territoriali capoluogo di provincia per soddisfare il maggior numero di richieste, nel mese di giugno, effettueranno aperture straordinarie, con orario esteso fino alle 18,00 -18,30.

16Mag

Investimenti in beni strumentali 4.0, il decreto per accedere al credito

Tutto pronto per il credito d’imposta in beni strumentali materiali 4.0. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto direttoriale del 15 maggio 2025 che approva il modello di comunicazione e spiega la procedura per la prenotazione del credito da parte delle imprese, in linea con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, comma 445-448, legge n. 207/2024) che ha previsto un tetto di spesa di 2,2 miliardi di euro. Le imprese, per consentire il rispetto di tale limite, devono inviare al Mimit una comunicazione telematica con le spese che hanno sostenuto e il relativo credito maturato.

Le disposizioni del nuovo decreto si applicano agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, oppure entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Le indicazioni del nuovo decreto riguardano anche gli investimenti già comunicati con data di ultimazione successiva al 31 dicembre 2024, per i quali, entro tale data, non risulta verificata l’accettazione dell’ordine da parte del venditore con il relativo pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Valgono, invece, le vecchie regole se, entro il 31 dicembre 2024 è avvenuta l’accettazione dell’ordine e sia stato versato l’acconto (decreto direttoriale 24 aprile 2024).

Nuovo modello
In particolare, il decreto approva il nuovo modello per la comunicazione dei dati relativi agli investimenti. Il modello di comunicazione ha un frontespizio per i dati identificativi delle imprese, la tipologia di comunicazione che si intende effettuare (preventiva, preventiva con acconto, di completamento), una sezione dedicata alle informazioni sugli investimenti in beni destinati alla trasformazione digitale delle imprese secondo il modello “industria 4.0” (allegato A alla legge n. 232/2016) e l’importo del credito d’imposta.

Meccanismo in tre passaggi
Un successivo decreto definirà i termini a partire dai quali il modello entra in vigore e sarà disponibile per l’invio telematico, che avverrà tramite i servizi informatici del Gestore dei servizi energetici (Gse).

Sono previsti tre passaggi per l’accesso al bonus. Le imprese devono infatti inviare al Mimit, in via preventiva, il modello di comunicazione con il totale degli investimenti che intendono effettuare e il relativo importo del credito. L’invio va fatto entro il 31gennaio 2026 eper la prenotazione delle risorse vale l’ordine cronologico di invio.

Entro i 30 giorni successivi a tale invio le imprese devono trasmettere di nuovo il modello di comunicazione preventiva, questa volta per attestare il pagamento dell’acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione.

L’ultimo step prevede, infine, l’invio della comunicazione da parte delle imprese al completamento degli investimenti, da effettuare entro il 31 gennaio 2026 per gli investimenti ultimati alla data del 31 dicembre 2025, oppure entro il 31 luglio 2026 per gli investimenti completati al 30 giugno 2026.

Se non si rispettano questi passaggi, la procedura per accedere all’agevolazione non potrà essere perfezionata.

Entro il quinto giorno lavorativo di ciascun mese, il Mimit invia all’Agenzia delle entrate l’elenco delle imprese ammesse al bonus relativo al mese precedente, e il relativo credito d’imposta utilizzabile in compensazione, sulla base delle sole comunicazioni di completamento. L’Agenzia a sua volta comunicherà al Mimit l’elenco dei soggetti che hanno fruito dell’agevolazione.

Il credito sarà utilizzabile dal decimo giorno del mese successivo a quello della trasmissione dei dati dal ministero all’Agenzia.

Comunicazioni effettuate con il vecchio modello
Le imprese che alla data di pubblicazione del decreto hanno utilizzato il precedente modello (allegato al decreto direttoriale del 24 aprile 2024) comunicando gli investimenti in via preventiva o di completamento, ai fini della prenotazione del credito rileva l’ordine cronologico di invio della comunicazione già trasmessa. Le stesse imprese però dovranno trasmettere il nuovo modello (in via preventiva o di completamento) entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore dell’attuale decreto e sono tenute inoltre a rispettare tutti gli step e i termini della nuova comunicazione.

Le imprese che non effettuano tali adempimenti dovranno ripresentare il modello secondo le nuove indicazioni, perdendo la priorità temporale assegnata.

15Mag

Sport bonus: ai nastri di partenza le prenotazioni per il 2025

Dalle 16 del 30 maggio e fino al 30 giugno si apre la prima finestra per l’inoltro online delle domande, da parte delle imprese, che vogliono usufruire del credito di imposta per le erogazioni liberali in denaro, da effettuarsi in favore dei soggetti titolari o gestori di impianti sportivi pubblici. L’avviso è stato pubblicato sul sito del dipartimento per lo Sport.

L’agevolazione, introdotta nel 2019 e confermata anche quest’anno dalla legge di bilancio 2025, si applica alle erogazioni liberali per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche. I soggetti interessati sono esclusivamente le imprese, a cui è riconosciuto un credito di imposta pari al 65% della somma elargita, da utilizzarsi in tre quote annuali di pari importo. Il limite all’importo erogabile, definito dal legislatore, è pari al 10 per mille dei ricavi annui (riferiti al 2024), mentre l’ammontare complessivo del credito di imposta riconosciuto a tutte le imprese non può eccedere i 10 milioni di euro per l’anno in corso.

Anche quest’anno, Il Dipartimento conferma l’apertura di due finestre temporali di 120 giorni, rispettivamente il 30 maggio e il 15 ottobre per la prenotazione del tax credit. Dalla data di apertura dei termini per la presentazione delle domande i soggetti interessati hanno 30 giorni di tempo per presentare l’istanza di ammissione al procedimento ed essere così autorizzati ad effettuare l’erogazione liberale. Una volta effettuate e certificate dagli enti destinatari del finanziamento, le donazioni sono approvate. A questo punto, il Dipartimento autorizza le imprese a usufruire del credito di imposta, dandone contemporaneamente comunicazione all’Agenzia delle entrate.

15Mag

Precompilata 2025 allo start: aperto il canale per l’invio

Terminata la fase di consultazione e verifica dei dati precaricati dall’Amministrazione, da oggi, 15 maggio, le dichiarazioni dei redditi precompilate, 730 o Redditi, possono essere ufficialmente inviate all’Agenzia delle Entrate, direttamente dal contribuente o da una persona di fiducia dallo stesso delegata. Prima dell’invio, è possibile modificare o integrare i dati già presenti nel modello, che l’Agenzia ha predisposto grazie all’afflusso di circa 1 miliardo e 300 milioni di informazioni già acquisite.

Dal 30 aprile scorso, quando i modelli sono stati resi disponibili “in sola lettura”, si sono registrati 4.220.223 accessi nell’applicativo. Sono dunque moltissimi i cittadini che hanno già preso visione dei dati disponibili per tenersi pronti alla fase di invio.  Ricordiamo che c’è tempo fino al 30 settembre 2025 per inviare il modello 730 e fino al 31 ottobre 2025 per Redditi persone fisiche.

Un video pubblicato sul canale YouTube istituzionale “Entrate in video” fornisce in meno di un minuto, e in sette rapidi passi, tutte le informazioni fondamentali per poter visualizzare e poi inviare la propria dichiarazione. A supporto della fase operativa, con istruzioni semplici e dettagliate, anche  una guida dedicata e la pagina “Info e assistenza” sul sito dell’Agenzia, che raccoglie tutti i contenuti utili.

Un piccolo recap
Anche quest’anno, per chi può presentare il 730, è attiva la modalità di compilazione semplificata, un’interfaccia semplice che guida l’utente alla visualizzazione e alle eventuali modifiche. In questi casi, è lo stesso sistema a inserire “al posto giusto” le nuove informazioni, senza necessità di conoscere quadri, righi e codici della dichiarazione. A partire da quest’anno, poi, è più ampia la platea dei potenziali utilizzatori del modello 730: le persone fisiche non titolari di partita Iva, infatti, possono utilizzarlo anche per i redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria, che prima dovevano necessariamente transitare per il modello Redditi.

Per accedere direttamente ai modelli precompilati, come noto, è necessario utilizzare lo Spid o, in alternativa la Cie o la Cns. Ma chi preferisce può delegare un familiare o un’altra persona di sua fiducia a operare nel suo interesse. La delega può essere presentata direttamente online, utilizzando la specifica funzionalità web messa a disposizione nell’area riservata del delegante, nella sezione “Il tuo profilo/Deleghe/Persone di fiducia”. In alternativa, l’interessato può compilare e sottoscrivere il modulo ad hoc e presentarlo in allegato a un messaggio Pec, indirizzato a una qualunque direzione provinciale delle Entrate (indirizzi Pec); presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia, previo appuntamento, o anche tramite il servizio online di videochiamata, disponibile nella sezione “Prenota un appuntamento” del sito dell’Agenzia.

L’evoluzione della precompilata
Tra le novità di quest’anno:

  • tra le informazioni inserite, si aggiungono quelleriferite ai proventi erogati dal Gestore dei servizi energetici (Gse) derivanti dalla cessione dell’energia prodotta in esubero a seguito di utilizzo di un impianto alimentato da fonti rinnovabilii dati reddituali e fiscali dei frontalieri che prestano l’attività lavorativa in Svizzera (che vengono trasmessi ai sensi dell’articolo 7 dell’Accordo Italia-Svizzera del 23 dicembre 2020).
  • il servizio web per la gestione delle autorizzazioni in capo all’erede è stato reso fruibile anche ai relativi tutori, amministratori di sostegno e genitori già abilitati all’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate secondo le modalità previste dal provvedimento del 22 settembre 2023. Questo per consentire ai rappresentanti legali preventivamente abilitati di procedere anche all’invio della dichiarazione del rappresentato in qualità di erede
  • è consentito l’accesso ai dati precompilati del modello Redditi Persone fisiche, conferendo apposita delega, a tutti gli intermediari incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni.

Per rendere sempre più agevole l’adempimento dichiarativo, inoltre sono state riviste e migliorate alcune funzionalità della modalità di compilazione semplificata, quali la scelta del sostituto d’imposta.

I numeri delle visualizzazioni
Dallo scorso 30 aprile, quando sono stati messi a disposizione i modelli in modalità consultazione, a oggi, 4.220.223 cittadini hanno visualizzato la propria dichiarazione precompilata 730 o Redditi per verificare la completezza e la correttezza dei dati caricati dalle Entrate. Un dato che supera di circa del 25% quello registrato lo scorso anno, pari a 3.377.768 nel periodo 30 aprile-20 maggio 2024. Anno in cui, grazie anche alla nuova modalità di compilazione semplificata, i 730 inviati in autonomia sono stati 5 milioni.

12Mag

“Patti chiari, per imprese forti”: il 20 maggio è la volta di Venezia

Dopo l’incontro di Bologna, prosegue il roadshow sulla cooperative compliance. Martedì 20 maggio, dalle 15, presso Confindustria Veneto Est, in via delle Industrie 19 a Marghera, si terrà il prossimo appuntamento sull’adempimento collaborativo. Ci si può iscrivere da oggi stesso inviando una email alla casella entrate.ufficiocomunicazioneistituzionale@agenziaentrate.it o tramite il form dedicato (link).

L’istituto della cooperative compliance punta a promuovere una relazione trasparente tra imprese e fisco, basata sul confronto preventivo, sulla fiducia reciproca e sulla certezza del diritto. Nel corso dell’evento, Confindustria, Mef e Agenzia delle entrate illustreranno nel dettaglio le regole, i vantaggi e le modalità di adesione all’istituto, anche in vista del progressivo ampliamento della platea di beneficiari. La soglia dimensionale infatti è stata negli anni progressivamente ridotta fino a includere, dal 2024, i soggetti con volume d’affari di almeno 750 milioni di euro, 500 milioni dal 2026 e di almeno 100 milioni di euro a partire dal 2028, con una platea che sarà costituita da oltre 11mila aziende a livello nazionale.

L’appuntamento a Venezia fa parte dell’iniziativa istituzionale denominata “Patti chiari, per imprese forti”, che prevede varie tappe nelle città italiane con ultima sosta a Milano nel mese di settembre.

Parteciperanno all’incontro del 20 maggio il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, il capo del III Reparto della Guardia di finanza, Luigi Vinciguerra, e la direttrice dell’Area Politiche fiscali di Confindustria, Giulia Abruzzese.

Come partecipare
Un comunicato congiunto di Confindustria, Mef e Agenzia, rende noto che sono aperte le iscrizioni per l’evento che si terrà a Venezia il 20 maggio 2025.

Il format prevede una prima sessione di presentazione dell’adempimento collaborativo seguita da una tavola rotonda sugli aspetti più operativi con i rappresentanti delle istituzioni, delle categorie professionali e delle imprese.

Per prendere parte all’iniziativa è necessario iscriversi inviando una email alla casella entrate.ufficiocomunicazioneistituzionale@agenziaentrate.it o tramite il form dedicato. 

09Mag

Partito a Bologna il roadshow sull’adempimento collaborativo

Ha preso il via a Bologna, presso Confindustria Emilia Centro, il primo appuntamento di “Patti chiari, per imprese forti”, un ciclo di eventi promosso da Confindustria, ministero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia delle entrate dedicato all’adempimento collaborativo. Il roadshow prevede una serie di date in tutta Italia e ha lo scopo di far conoscere l’istituto alle imprese italiane, offrendo una panoramica su vantaggi, requisiti e modelli di successo, anche in vista del progressivo ampliamento della platea previsto per i prossimi anni.

Ricordiamo infatti che attualmente possono accedere all’adempimento collaborativo (o “cooperative compliance”) i soggetti con volume d’affari di almeno 750 milioni di euro, ma dal 2026 la soglia dimensionale si abbasserà a 500 milioni per poi scendere a un volume d’affari di almeno 100 milioni di euro a partire dal 2028. Solo in Emilia-Romagna, si contano dal prossimo anno circa 500 aziende potenzialmente interessate, numero destinato a salire a quasi 1.400 dal 2028 la soglia di accesso si abbasserà a un volume d’affari non inferiore a 100 milioni di euro. A livello nazionale, si stima che la platea potenziale potrà coinvolgere oltre 11mila aziende.

All’evento di oggi hanno partecipato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, e il comandante interregionale dell’Italia settentrionale della Guardia di finanza, Fabrizio Cuneo, e la presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annalisa Sassi.

Adempimento collaborativo: “patti chiari, per imprese forti”
Il titolo del roadshow sintetizza il punto cardine della cooperative compliance: promuovere una relazione trasparente e strutturata tra imprese e Amministrazione finanziaria, basata sul confronto preventivo, sulla fiducia reciproca e sulla certezza del diritto. Il format degli incontri è strutturato in una prima sessione di presentazione dell’istituto, seguita da una tavola rotonda sugli aspetti più operativi con i rappresentanti delle istituzioni, delle categorie professionali e delle imprese sul territorio.

Al panel odierno, moderato dal vicedirettore del Sole 24 Ore, Jean Marie Del Bo, hanno preso parte, tra gli altri, Luigi Vinciguerra, capo del III reparto della Guardia di finanza, Elbano De Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Vittorio Minervini, coordinatore della commissione Diritto tributario del Consiglio nazionale forense, oltre ai responsabili fiscali di alcune importanti realtà economiche italiane.

Le prossime tappe
Dopo la prima tappa bolognese, il roadshow proseguirà nei prossimi mesi. Gli incontri, organizzati in collaborazione con le Associazioni territoriali di Confindustria, toccheranno le principali città italiane. Prossimo appuntamento il 20 maggio a Venezia. Il ciclo di iniziative si concluderà a settembre, con l’ultima tappa in programma a Milano.

08Mag

5 per mille 2025 per le Onlus, elenco definitivo delle nuove iscritte

Disponibile da oggi, sul sito dell’Agenzia delle entrate, l’elenco definitivo delle Onlus iscritte al 5 per mille dell’anno finanziario 2025, sia in formato pdf che in csv. Contestualmente, è stato aggiornato e integrato l’elenco permanente delle Onlus accreditate per l’accesso al beneficio nel 2025.

Ricordiamo che le Onlus non presenti nell’elenco permanente potevano chiedere di essere ammesse al beneficio per il 2025 fino allo scorso 10 aprile. Il nuovo elenco degli iscritti sostituisce quello provvisorio pubblicato lo scorso 15 aprile (vedi articolo “5 per mille 2025, online l’elenco delle Onlus iscritte”).

In ogni caso, chi non ha fatto in tempo può ancora accreditarsi. La richiesta va effettuata entro il 30 settembre di quest’anno, ed è necessario versare un importo pari a 250 euro con F24 Elide, codice tributo 8115. I requisiti per essere ammessi devono comunque essere posseduti alla data del 10 aprile.

08Mag

Bonus pubblicità 2025: online l’elenco dei richiedenti

Il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato l’elenco  dei soggetti richiedenti il credito di imposta sugli investimenti pubblicitari come previsto dall’articolo 57-bis del Dl 50/2017 trasmesso dall’Agenzia delle entrate.

L’incentivo consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti realizzati (vedi articolo: Bonus pubblicità 2025: prenotazioni entro il 31 marzo).

L’elenco include i soggetti che hanno trasmesso la comunicazione di prenotazione delle risorse, con l’indicazione dell’importo teoricamente fruibile, calcolato sulla base del costo complessivo degli investimenti pubblicitari previsti o già effettuati nel 2025, come dichiarato nella comunicazione stessa. È importante sottolineare che questa cifra rappresenta una stima preliminare, soggetta a variazioni in sede di definizione finale.

Nell’elenco è indicata una percentuale provvisoria di riparto, determinata in funzione delle risorse disponibili, che risultano inferiori alla somma totale delle richieste. Di conseguenza, l’assegnazione del credito di imposta sarà effettuata in modo proporzionale tra i soggetti richiedenti, sulla base degli importi richiesti.

Ricordiamo che la comunicazione telematica per l’accesso al credito di imposta è una sorta di prenotazione delle risorse. I soggetti interessati, per confermare la prenotazione effettuata, devono inviare, tramite la stessa modalità telematica, una “dichiarazione sostitutiva” tra il 9 gennaio e il 9 febbraio 2026, attestante gli investimenti sostenuti nel 2025. Solo a seguito di questa fase, verrà stilato l’elenco definitivo dei soggetti ammessi e l’importo del credito di imposta effettivamente fruibile, ricalcolato sulla base degli investimenti effettivi.

Infatti, a conclusione delle procedure di presentazione delle dichiarazioni sostitutive, la percentuale di riparto definitiva potrà differire da quella provvisoria indicata nell’elenco, in funzione del rapporto tra lo stanziamento complessivo previsto dalla legge e l’ammontare totale delle richieste approvate in via definitiva.

Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24 (codice tributo “6900” istituito con risoluzione n. 41/E del 8 aprile 2019) e deve essere presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi.

07Mag

Operazione antifrode in sinergia, Procura, Gdf e Agenzia insieme

Il Protocollo d’intesa sottoscritto nel dicembre 2024 tra la Procura della Repubblica, la Guardia di finanza e l’Agenzia delle entrate del distretto pratese sta dimostrando, fin dalle prime applicazioni, tutta la sua efficacia nella repressione delle condotte evasive più gravi e strutturate.

L’azione sinergica tra le istituzioni, il costante dialogo operativo tra Autorità giudiziaria e Amministrazione finanziaria, l’integrazione tra indagini penali e verifiche fiscali, rappresentano oggi un modello virtuoso di contrasto alle frodi tributarie e alla criminalità economico-finanziaria.

Attraverso un flusso informativo rapido e sicuro si è riusciti a garantire tempestività nell’azione repressiva, massimizzando le possibilità di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati e restituendo concretezza alla funzione di riscossione coattiva in danno dei responsabili.

I fatti
Ammonta a circa 4 milioni di euro l’introito effettivamente recuperato a favore dello Stato nell’ambito di una complessa attività investigativa relativa a una frode fiscale connessa al contrabbando di tessuti e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, mediante le quali venivano occultati i reali canali di approvvigionamento delle merci.

L’indagine, avviata e condotta dalla Guardia di finanza di Prato, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, ha consentito di far luce su una struttura illecita radicata, capace di operare attraverso una rete articolata di soggetti giuridici fittizi, intestati a meri prestanomi, ma gestiti di fatto da un cittadino cinese formalmente impiegato presso uno spedizioniere di Genova. Quest’ultimo fungeva da interfaccia tra gli esportatori della madrepatria e i destinatari reali delle merci, distribuite sul territorio nazionale in evasione sistematica dell’Iva.

La frode si concretizzava principalmente attraverso l’introduzione fittizia di tessuti in depositi Iva, cui seguiva la loro estrazione da parte di società cartiere senza alcuna operatività reale. Tali soggetti emettevano documentazione fiscale apparente e facevano pervenire la merce a Prato, dove veniva consegnata ai reali destinatari senza il successivo adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento. In altri casi, invece, erano società realmente operative a curare le importazioni, salvo poi omettere ogni adempimento fiscale e procedere alla vendita in nero dei beni, talvolta distruggendo documenti contabili e fiscali per impedire la ricostruzione delle operazioni.

Le attività d’indagine, rese possibili anche grazie all’uso esteso di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno portato alla completa ricostruzione delle operazioni illecite e alla contestazione di una pluralità di reati, tra cui associazione a delinquere finalizzata al contrabbando aggravato, al falso in atto pubblico, all’intestazione fittizia di beni e all’evasione fraudolenta.

Sulla base delle risultanze acquisite, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Prato ha emesso un’ordinanza di misure cautelari personali e patrimoniali, disponendo il sequestro preventivo dei beni nella disponibilità del sodalizio criminale, finalizzato alla confisca.

L’intervento tempestivo per evitare la prescrizione e recuperare i fondi
A seguito del costante monitoraggio dello stato del procedimento penale, la Guardia di finanza, rilevando l’approssimarsi dei termini di prescrizione, ha tempestivamente instaurato un’interlocuzione con la Procura della Repubblica, volta all’ottenimento dell’autorizzazione necessaria per attivare le procedure esecutive da parte dell’Agenzia delle entrate–Riscossione.

Grazie a questo intervento sinergico, promosso dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Prato con il costante confronto della Direzione provinciale di Prato, è stato possibile avviare un dialogo operativo tra l’autorità giudiziaria e l’Agenzia delle entrate–Riscossione, consentendo a quest’ultima di acquisire tempestivamente le informazioni indispensabili per emettere, con carattere d’urgenza, un atto di pignoramento ex articolo 72-bis del Dpr. n. 602/1973, nei confronti delle somme affidate al custode giudiziario.

La complessiva attività ha condotto a un risultato tangibile e rilevante: il blocco definitivo e l’incameramento da parte dello Stato di circa 4 milioni di euro, già depositati sul Fondo unico di Giustizia, che altrimenti sarebbero potuti essere restituiti agli indagati. Si è così evitata la dispersione di risorse pubbliche, assicurando il recupero di un rilevante importo a favore dell’Erario.

Un modello operativo di successo
Il risultato conseguito rappresenta un esempio virtuoso di sinergia istituzionale tra Procura, Agenzia delle entrate e Guardia di finanza, quest’ultima in grado di fungere da cerniera funzionale tra le dinamiche del processo penale e le leve operative della riscossione coattiva.

Tale approccio ha consentito di assicurare continuità e coerenza tra l’azione investigativa e quella esecutiva, traducendo l’efficacia repressiva in un immediato beneficio per la collettività e tutelando concretamente gli interessi erariali.